Associazione garibaldini: “Restituire dignità alla statua dell’eroe dei due mondi a Capannori”

Restituire decoro alla statua di Garibaldi in via del Popolo a Capannori. A chiederlo è Luciano Luciani, presidente della sezione lucchese dell’associazione nazionale volontari e reduci garibaldini.
“L’aiuola spartitraffico di via del Popolo – dice – presenta l’erba rasata di fresco e appare ben tenuto il vialetto di pietre e cemento che l’attraversa. L’unica bruttura del complesso verde-scultoreo è rappresentato dallo stato d’incuria e di trascuratezza in cui versa quella che dovrebbe essere una delle maggiori attrazioni artistiche di questo lembo di territorio provinciale: la statua equestre dell’eroe dei due mondi – l’unica realizzata in tutta Italia nell’anno bicentenario 2007, autore Simone Gelli -, inaugurata in occasione di una bella e partecipata festa popolare. Ora è vero che, a suo tempo, luglio 2007, il monumento non piacque a tutti e che qualche borbottio, magari a mezza bocca, lo provocò (la fattura in un materiale povero e quotidiano, il cemento; il generale dei Mille più simile a un don Chisciotte perennemente perdente invece che a un comandante vittoroso..), ma Garibaldi è sempre Garibaldi. E se pure preti e pievani, parroci e curati – per non dire di vescovi, cardinali, papi, austriaci e borbonici – non l’ebbero in particolare simpatia, bisogna ammettere che agli ideali di democrazia e di umanità che furono propri di Garibaldi e del popolo garibaldino siamo soliti tornare nei momenti più oscuri della nostra storia nazionale”. “E allora – commenta Luciani – perché maltrattare l’illustre nizzardo e la sua cavalla bianca, di nome Marsala, particolarmente sofferente oggi sopra e sotto la coda? Eppure basterebbe poco per riportare al nitore originario il materiale monumentale che non è né bronzo e neppure marmo di Carrara. Occorrerebbero un po’ di antimuffa e antimuschio, che si trovano in tutte le abitazioni con un pezzetto di orto o di giardino, e qualche attenzione periodica”.
“Bene, sindaco Menesini – conclude l’appello – assessori competenti, amanti della storia patria, su questa brutta questione dell’incipiente degrado del monumento a cavallo del Magnanimo Guerrigliero vogliamo cominciare a metterci testa, cuore e, magari, un po’ di portafoglio? Se del caso la piccola sezione lucchese dell’Anvrg (Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini) rivendica l’onore di partecipare, in tutti i suoi aspetti, a questa modesta, ma non per questo meno importante, ennesima iniziativa di volontariato garibaldino”.