Ex Corallo, Fornaciari: “Da me solo richieste per garantire sicurezza”

5 gennaio 2019 | 17:53
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Ex Corallo, Fornaciari: “Da me solo richieste per garantire sicurezza”

“Non ho mai pensato, né scritto, nè tantomeno chiesto che la proprietà del fabbricato dovesse erigere muri alti, fili spinati o torrette di avvistamento a sua protezione. Nella comunicazione dove si da atto dell’intervento avvenuto, evidenzio che c’è un varco facilmente accessibile, costituito da una finestra e dalla rete di recinzione rotta in prossimità della finestra stessa. Alla proprietà ho chiesto di intervenire su tali elementi e nient’altro”. Il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari torna ancora una volta sulla questione dell’ex albergo Corallo di Rughi, specificando che la richiesta di sgombero era finalizzata semplicemente “al controllo dall’interno della struttura, a garanzia e a tutela del centro anziani, del polo sportivo e della comunità di Rughi”. Lo fa dopo le critiche giunte dal consigliere d’opposizione Della Nina, che aveva messo nel mirino le parole del primo cittadino nell’annunciare il blitz dei carabinieri nei giorni scorsi.

“Sottolineo – aggiunge il primo cittadino di Porcari – che non solo balordi, ma anche ragazzini potrebbero accedere con troppa facilità all’interno correndo il rischio di farsi male. Per quanto riguarda il cosiddetto blitz all’alba preciso inoltre che ho chiesto l’intervento dei carabinieri negli ultimi giorni dell’anno ma non ho certo deciso io né il giorno né tantomeno l’orario dell’operazione visto che non è materia di mia competenza”.
“Dopo la chiusura – prosegue Fornaciari – l’immobile è stato oggetto di danneggiamenti ed intrusioni abusive e non è la prima volta che le forze dell’ordine entrano nella proprietà privata per renderla libera da presenze non autorizzate e fraudolente e nel passato è successo dietro denuncia dei proprietari. Non solo: su richiesta del Comune sono stati fatti lavori nel passato per rendere più difficile l’accesso sul retro e ciò ha funzionato. Ora il problema è sul lato fronte strada. I proprietari, che una volta ho incontrato, sono certamente danneggiati da questa situazione e posso comprendere che non sia semplice gestire un fabbricato così esteso ma la situazione genera potenziale pericolo e allarme nella popolazione. Ho anche affermato che se non verrà sigillata tale finestra di accesso e riparata la rete di recinzione l’intervento di giovedì mattina servirà a poco e andrà di certo ripetuto. Invito a rileggere i miei virgolettati e non c’è volontà nemmeno velata di accusare nessuno né tantomeno i proprietari ma solo la messa a conoscenza di una situazione che peraltro è visibile a tutti: l’immobile è facilmente accessibile”.
“Preme inoltre precisare – conclude il sindaco – che la mattina dello sgombero parecchi cittadini di Rughi mi hanno chiamato allarmati dicendo che la finestra era tutta aperta e altre che prima erano chiuse avevano gli avvolgibili alzati. A quel punto era d’obbligo una comunicazione e una spiegazione dei fatti. Negli ultimi mesi ho segnalato più volte verbalmente alle forze dell’ordine di vigilare e monitorare tale luogo ma mi pare chiaro che sia difficilmente controllabile senza entrarvi all’interno e visto che nonostante le mie sollecitazioni non erano in programma interventi richiesti dai proprietari ho deciso di chiederlo io lo sgombero, ufficialmente e per scritto, a garanzia e a tutela del centro anziani, del polo sportivo e della comunità di Rughi”.