Capannori, Rontani: “Da Corte Conti pesanti rilievi sui bilanci”

Rilievi della Corte dei Conti sul bilancio di Capannori, il consigliere comunale dell’Udc Paolo Rontani passa all’attacco. La delibera della sezione di controllo ha svolto una analisi sui conti economici relativi agli anni 2015 e 2016. “Sul Comune di Capannori, la Corte dei Conti ha riscontrato, per gli anni suddetti, nonostante una gestione complessiva chiusa, dal punto di vista contabile, con avanzi di amministrazione, criticità ed irregolarità gravi – sostiene Rontani -, rilevando un deficit totale pari a 3.837.349,18 euro”.
“Sta di fatto – aggiunge Rontani – che la Corte dei Conti (la quale, come certo Menesini ben ricorderà, qualche anno fa aveva già pesantemente sanzionato per danno all’erario l’amministrazione capannorese Pd) più volte sottolinea l’esistenza delle irregolarità riscontrate, giungendo a sottolineare inosservanze dei principi contabili di attendibilità, veridicità e integrità del bilancio ed anche ‘violazioni in merito alla gestione dei flussi di cassa ed alla loro verificabilità’. Un punto importante sul quale il sottoscritto ha tante volte espresso dubbi (adesso finalmente condivisi dalla Corte) riguarda l’utilizzo improprio di entrate da permessi di costruire, destinati (vedasi il 1.400.000 euro circa, incassati per l’esercizio 2016) esclusivamente a finanziare spese per manutenzione ordinaria del verde, delle strade, del patrimonio comunale e non per il finanziamento di spese correnti, come invece è stato fatto. A questo punto, il Comune di Capannori ha 60 giorni di tempo dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, per adottare provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità accertate ed a ripristinare di equilibri di bilancio. Diversamente, l’ente si troverà bloccato/ingessato per l’attuazione di quei programmi di spesa ormai risultati senza copertura e senza sostenibilità finanziaria. A mio parere, anche il panorama 2017 è 2018 dà poche speranze e sarà bene che i cittadini capannoresi ne siano consapevoli, per il trascorso di chi deve ancora riscuotere e per il futuro di tutti in generale. Ma anche gli amministratori che subentreranno dopo le elezioni del 26 maggio, devono sapere cosa troveranno in Piazza. Sarebbe stato anzi buona cosa se, lo staff per il sindaco Menesini ancora candidato, invece d’andar sul territorio a chiedere firme dalla gente, fosse rimasto in Comune, a cercar soldi per i debiti da pagare”.