Assi viari, il comitato: “Serviva un reale percorso partecipativo”

11 marzo 2019 | 19:22
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Assi viari, il comitato: “Serviva un reale percorso partecipativo”

Assi viari, sul tema piovono le considerazioni del comitato Viabilità e Salvaguardia Capannori dopo l’assenza del sindaco Menesini alla presentazione ufficiale del progetto definitivo e in attesa dell’incontro di mercoledì in Provincia alla presenza di tutti i sindaci della Piana.
“Il sindaco di Capannori e presidente della provincia ha disertato la presentazione ufficiale del progetto degli assi viari perché “così come concepito non terrebbe conto delle istanze dei cittadini della Piana e in particolare di Capannori” – dicono dal comitato – Ora convoca i sindaci della Piana per concordare modifiche progettuali. Che senso ha non andare al primo incontro con la scusa che non era aperto alla cittadinanza, per poi organizzarne un secondo sempre a “porte chiuse”? Vuole barattare il suo ok agli assi viari con la realizzazione della bretellina via Chelini-Pip? Forse siamo noi a pensar male, ma a volte a pensar male ci si azzecca”.

“Le opzioni sono due: o si è favorevoli agli assi viari, oppure no – prosegue il comitato – Se si vogliono realizzare gli assi viari ha poco senso in questa fase progettuale ragionare della modifica dell’asse est-ovest che dalla rotonda di Antraccoli porta al casello di Capannori adeguando la via Romana e via del Frizzone. Via del Frizzone è stata realizzata di recente con lo spostamento del casello autostradale di Carraia per creare un collegamento camionabile tra la via Romana e l’autostrada che fosse esterno ai centri abitati, e proprio in quest’area è stato realizzato lo scalo merci ferroviario Porcari/Frizzone. Il sindaco Menesini vorrebbe invece deviare il tracciato realizzando una nuova viabilità che dalla chiesa di Tassignano vada verso sud al Pip di Carraia. In questo caso bisognerebbe stanziare fondi supplementari per la nuova viabilità e per riadeguare completamente via del Rogio, una strada che ad oggi presenta problemi strutturali di stabilità, e che malgrado i molti interventi continua a franare. Come indicato dal presidente della commissione regionale per l’ambiente la mobilità e le infrastrutture Stefano Baccelli è evidente che la modifica del tracciato degli assi viari comporta la necessità di rifare la Valutazione di impatto ambientale”.
“Se la volontà politica è quella di procedere con il progetto – conclude il comitato – questo comporta l’impossibilità di apportare modifiche sostanziali malgrado le innumerevoli criticità. Se invece l’intera opera non risolve le criticità attuali della Piana e il prezzo da pagare per ambiente, territorio e vivibilità è troppo alto, allora dobbiamo chiederci se ha ancora un senso realizzare un progetto così distante dalle esigenze del territorio. Crediamo che i cittadini avrebbero dovuto essere inclusi in un reale percorso partecipativo, e non solo a spot elettorale, percorso con il quale si sarebbe potuto cercare di risolvere alcune criticità di un progetto che se andrà in porto cambierà la fisionomia del territorio per decine di anni”.