Rifiuti, a Capannori più sconti per utenti virtuosi

Invariate le tariffe per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, come da otto anni a questa parte. Questo il corollario dell’approvazione del piano finanziario di Ascit per il 2019 che ammonta a 8 milioni e 300 mila euro, approvato ieri (23 mazo) dal consiglio comunale, insieme al piano tariffario e al regolamento della tariffa corrispettiva della gestione dei rifiuti (voti favorevoli della maggioranza, astensione gruppo misto, voti contrari dell’opposizione).
Questo significa che anche per il 2019 restano invariate le tariffe per utenze domestiche e non domestiche, a fronte però di un progressivo aumento dei servizi avvenuto negli ultimi anni. Grazie ad alcune modifiche apportate al regolamento della tariffa corrispettiva sono state inoltre introdotte nuove importanti agevolazioni per i cittadini e per le aziende più virtuosi.
“Essere riusciti a mantenere inalterato da 8 anni il piano finanziario a fronte di un progressivo innalzamento della qualità del servizio è davvero un risultato eccezionale – afferma l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi – In questo modo infatti garantiamo tariffe invariate a famiglie ed aziende, pur essendo riusciti a migliorare progressivamente il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Ne sono esempio il ritiro gratuito del verde, con l’aumento del numero di svuotamenti a partire dal prossimo autunno, l’aumento del numero dei ritiri del multimateriale, che è passato a due volte a settimana, mentre prima si basava su un sistema a settimane alterne e l’apertura dell’isola ecologica di Coselli. Significativi gli incentivi previsti dal nuovo regolamento per famiglie ed aziende. Si va in pratica verso la personalizzazione della tariffa che sempre più si basa sul comportamento virtuoso degli utenti secondo il concetto che chi meno produce rifiuti, adottando buone pratiche, meno paga”.
Tra le novità più rilevanti del nuovo regolamento l’aumento dal 10 per cento al 20 per cento di sconto sulla parte variabile della tariffa per le Famiglie Rifiuti Zero per le quali si crea un sistema di cumulabilità di agevolazioni. Le Famiglie Rifiuti Zero con neonati che utilizzeranno pannolini lavabili vedranno salire lo sconto al 40 per cento, che potrà raggiungere il 60 per cento se praticano anche il compostaggio domestico.
Si conferma per tutti lo sconto del 20 per cento, sempre sulla parte variabile della tariffa, per chi pratica il compostaggio domestico e si prevede uno sconto del 20 per cento per coloro che utilizzeranno le compostiere di comunità che sono al centro di un progetto sperimentale ancora allo studio. Un’altra misura è volta alla lotta allo spreco alimentare, prevedendo l’aumento dello sconto sulla parte variabile della tariffa dall’attuale 10 per cento al 20 per cento per bar, ristoranti ed altri esercizi che somministrano alimenti, che in via continuativa devolvono le proprie eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale.
Confermato lo sconto del 15 per cento della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche che sperimentano il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua, che può salire al 35 per cento se adottano anche la buona pratica di donare le eccedenze alimentari. In un’ottica di contrasto alla ludopatia resta in atto anche lo sconto del 20 per cento sulla parte fissa della tariffa per tutte le utenze non domestiche, soprattutto bar, che dichiarano di aver disinstallato tutti gli apparecchi di video poker, slot machine, videolottery o altri apparecchi con vincite di denaro.
Maggiori incentivazioni inoltre anche per piccoli e medi esercizi commerciali che vendono prodotti sfusi e quindi contribuiscono a diminuire gli imballaggi da smaltire. Anche in questo caso è previsto un aumento dello sconto in bolletta che sarà calcolato in proporzione alla superficie dedicata all’interno del locale alla vendita di prodotti di questo genere.
Novità infine per quanto riguarda le seconde case: dall’1 gennaio 2020 non saranno soggette a tariffa le abitazioni sprovviste di contratti attivi ma che hanno al loro interno il mobilio, mentre fino ad ora queste abitazioni per non pagare la bolletta dovevano essere sprovviste di mobili.