Innovazione urbana, ecco 4 milioni e mezzo per Capannori

2 aprile 2019 | 14:23
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Innovazione urbana, ecco 4 milioni e mezzo per Capannori

Dalla nuova piazza Aldo Moro alle riqualificazioni nella frazioni. Arrivano quasi quattro milioni e mezzo per finanziare il progetto di innovazione urbana ‘CapaCity’ presentato dal Comune di Capannori per il miglioramento urbanistico del capoluogo e delle frazioni di Tassignano e Lunata. Risorse importanti che arrivano dalla Regione a Capannori. Il finanziamento è stato possibile perché il Comune di Pistoia ha firmato con la Ausl Toscana centro, il Mibact e la Soprintendenza un accordo di programma che consentirà il recupero dell’area del Ceppo (la stessa area che sarebbe stata interessata dal Piu), liberando quindi le risorse che gli erano state destinate con il bando per l’innovazione urbana.

Soddisfatto il sindaco Luca Menesini che spiega come alla luce del nuovo fondo in arrivo “la piazza del Comune e tutte le nuove sale riunioni sono completamente finanziate con soldi europei e di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Nemmeno un centesimo proviene dalle tasche dei nostri cittadini. E questo è bingo, perché questa era la nostra idea”.
“Allo stesso tempo – aggiunge Menesini – adesso possiamo dare il via alla riqualificazione che interessa Tassignano, dalla zona stazione ferroviaria fino al municipio, passando per via Piaggia, via del Popolo, via Mei. Vogliamo ricucire il cuore di Capannori che è il centro storico intorno alla chiesa con il nuovo centro nato intorno al Comune. Senza ovviamente dimenticare la stazione dei Carabinieri di Capannori che deve essere riqualificata: adesso posso dirlo, si riqualifica. Infine, posso dire che con questo finanziamento possiamo mettere a segno tanti lavori (anche più piccoli) nei nostri 40 paesi.  Ringrazio l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli per aver fatto a suo tempo il bando e per aver consentito che le risorse economiche non spese venissero messe a disposizione di altri progetti ritenuti validi, come quello di Capannori. Fatemelo dire, sono molto orgoglioso. Capannori cambia e se facciamo il conto di quanti soldi esterni abbiamo portato sul territorio possiamo dire che cambia senza gravare sulle tasche dei nostri cittadini”.
Soddisfazione per lo stanziamento anche per il presidente della commissione ambiente e territorio, Stefano Baccelli: “Una buona notizia, un progetto che certamente porterà benefici importanti per Capannori e per le sue frazioni di Tassignano e Lunata. Voglio ringraziare l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli per aver mantenuto l’attenzione sul progetto Capa-City presentato a suo tempo dall’amministrazione comunale di Capannori e che, in un primo momento, non era rientrato tra quelli ammessi al finanziamento. Ora, appena avuta la disponibilità di ulteriori risorse, la Regione ha provveduto ad assegnare quasi 4,5 milioni di euro per la realizzazione del progetto di innovazione urbana. Adesso si passa alla fase della sottoscrizione dell’accordo di programma e quindi alla coprogettazione tra Comune e Regione”.
Nel 2017 la Toscana scelse di co-finanziare otto progetti (presentati dai Comuni di Prato, Pisa, Cecina, Empoli, Pistoia, Lucca, Rosignano Marittimo e il progetto congiunto Poggibonsi-Colle Val d’Elsa) tra 21 proposte arrivate in risposta ad un bando che assegnava complessivamente 46 milioni di euro tratti dalle risorse Por Fesr 2014-2020. A questi si era aggiunto nel 2018 un nuovo Piu presentato in forma congiunta dai Comuni di Montemurlo e Montale e finanziato – anche se in maniera parziale – grazie alle risorse residue.
Oggi, con la rinuncia di Pistoia al co-finanizamento, sarà possibile erogare 4.447.486 euro a Capannori, decimo in graduatoria, per il progetto Capa City. La sottoscrizione dell’accordo di programma per l’attuazione del Piu di Capannori dovrà avvenire entro e non oltre il gennaio 2020. Subito dopo la firma inizierà la co-progettazione da parte di Regione Toscana e dei Comuni interessati.
I progetti erano stati valutati da un comitato tecnico che aveva verificato il rispetto dei requisiti di ammissibilità, tra i quali l’articolazione su almeno tre delle azioni previste dal Por (efficientamento energetico degli edifici e dell’illuminazione pubblica, mobilità sostenibile, realizzazione o recupero di servizi socio-educativi e socio-sanitari, recupero funzionale di patrimonio edilizio esistente). Sono state inoltre valutate la coerenza delle strategie con il Por, la qualità progettuale, l’efficacia e la sostenibilità del Piu sul piano economico ed occupazionale.