Assi viari e bretellina, comitato scrive a Legambiente: “Consiglieri Angelini e Del Chiaro incoerenti”

9 aprile 2019 | 19:57
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Assi viari e bretellina, comitato scrive a Legambiente: “Consiglieri Angelini e Del Chiaro incoerenti”

Una lettera aperta del comitato viabilità sostenibile e salvaguardia del territorio a Legambiente. Sotto accusa il voto sul progetto assi viari e sulla nuova bretellina di Tassignano/Santa Margherita di alcuni consiglieri che sono anche membri di Legambiente.

“In questo momento – spiega il comitato – Capannori e Lucca sono interessati da due progetti di grande rilevanza, apparentemente distinti ma in realtà strettamente connessi tra loro. Un progetto, di Anas, riguarda gli Assi Viari, una strada di grande percorrenza che, passando per la piana di Lucca, dovrebbe unire via del Brennero con la rotonda di Antraccoli e da qui portare il flusso di traffico in direzione ospedale San Luca e all’autostrada al Frizzone passando per via Chelini (via Romana nuova). L’altro progetto, di Rfo, riguarda il raddoppio della ferrovia nella tratta tra Lucca e Pistoia e comprende una viabilità accessoria contenente la cosiddetta bretellina via Chelini Pip, una strada che dalla via Romana, all’altezza della chiesa di Tassignano, dovrebbe unire la zona industriale Pip di Carraia. Quest’opera non è una richiesta di Rfi, ma un’idea del sindaco di Capannori Menesini ed è scollegata dagli obiettivi di Rfi in quanto a Rfi non importa che tipo di strada si vuole far passare, quello che interessa è fare i sottopassi e togliere i passaggi a livello; non si tratta di una strada qualsiasi; la bretellina è una strada di tipo C1, larghezza circa 10 metri, con banchine laterali. In pratica una superstrada, quindi adatta a gestire traffico pesante “Come detto sopra, sulla carta si tratta di due progetti separati tra loro, ma che in realtà sono strettamente collegati. La nuova strada di categoria C1 infatti si inserisce perfettamente nello schema degli assi viari, unendosi alla via romana vi confluirà tutto il traffico di tir proveniente dalla Garfagnana verso l’autostrada o, in direzione opposta, dall’autostrada alla Garfagnana, tutto questo passando nel mezzo al paese di Tassignano, che verrà così diviso in due parti, senza tenere conto di chi, da sempre o per scelta, vive qua, passerà in mezzo alle case, abbattendone una che si trova lungo il percorso, travolgerà la vita di intere famiglie e devasterà con una colata di bitume una delle ultime aree verdi della zona,e naturalmente porterà un considerevole aumento del Pm10 in una zona già investita dal problema delle polveri sottili.
È importante sottolineare che oltreché dannosa la bretellina è inutile, in quanto le strade per gestire il traffico, anche pesante, e convogliarlo verso i grandi centri e verso l’autostrada ci sono già. La via Romana ad esempio è stata costruita per questo. Le case che adesso sono presenti lungo la via Romana sono state costruite successivamente alla strada. Le amministrazioni comunali che hanno concesso i permessi e chi costruiva in questa zona, conoscevano perfettamente la problematica e sapevano che chi vi avrebbe abitato avrebbe dovuto fare i conti con un traffico sostenuto davanti casa. Per questo motivo la maggior parte delle abitazioni è stata costruita ad una certa distanza dalla strada. Forse c’è da chiedersi se da parte delle amministrazioni comunali precedenti, volendo essere lungimiranti, non fosse stato meglio evitare di concedere la possibilità di costruirvi in maniera così massiccia. Ma si sa che gli oneri urbanistici a volte sono una tentazione irresistibile per un’amministrazione”.
Di qui la segnalazione a Legambiente: “In data 19 marzo – dicono dal comitato – si è tenuta a Capannori una seduta di consiglio comunale con ordine del giorno l’approvazione della delibera relativa al progetto Rfi di raddoppio della ferrovia, tratta Lucca-Pistoia. L’ordine del giorno è stato presentato dal sindaco Menesini come una votazione relativa solo al raddoppio della ferrovia, trascurando volutamente le criticità legate alla viabilità accessoria che del progetto fanno parte. Un modo per poter consentire ai votanti di dire “ho votato per il raddoppio della ferrovia”, facendo finta che non ci fosse tutto il resto. In consiglio comunale, dopo un breve dibattito caratterizzato da alcuni interventi imbarazzanti, questo progetto è stato approvato, grazie al voto determinante di due rappresentanti di Legambiente, i consiglieri Guido Angelini e Giordano Del Chiaro (presidente di Legambiente e vicino al sindaco Menesini). Questi due paladini dell’ambiente, invece di sottolineare (come ha fatto il consigliere Paradisi, che con senso di responsabilità e spirito critico ha votato contro nonostante faccia parte della maggioranza) la loro incompatibilità con un voto del genere e chiedere lo scorporo della parte viabilità dalla votazione, hanno preferito far finta di non vedere, e hanno approvato l’intero pacchetto, così com’è. Scempio approvato. Avranno fatto i loro conti, alla faccia dei cittadini, dell’ambientalismo e di chi ci crede. Grazie Legambiente. Che dire del consigliere comunale Del Chiaro in forza a Legambiente? In occasione di una riunione presso il Comitato viabilità sostenibile, ebbe a dire (a verbale del 27 marzo 2017) che se la sua posizione in Legambiente fosse andata in contrasto con le scelte politiche della giunta di cui fa parte si sarebbe dimesso. Ad oggi è ancora lì ben saldo alla sua poltrona di consigliere. Noi comunque non diamo retta a chi dice che le parole consigliere signor Del Chiaro non valgono niente. Al contrario, noi crediamo al signor Del Chiaro a tal punto che stiamo aspettando con trepidazione le sue imminenti dimissioni. Sarebbe un gesto di scarsa coerenza non farlo, dopo avere professato con così grande passione il suo animo ambientalista e dopo avere votato a favore di un ecomostro come la Bretellina”.
“Ma la cosa più incredibile è stata vedere, pochi giorni dopo la votazione in giunta, a pochi chilometri di distanza, il consigliere comunale Angelini, sì proprio lui, prendere la parola in una assemblea pubblica a San Cassiano a Vico e tuonare (o cercare di farlo dato che è stato sonoramente contestato da chi lo ha riconosciuto) contro gli assi viari – prosegue il comitato – Gli assi viari sono anch’essi un’opera esagerata e devastante e meriterebbero un capitolo a parte, ma, chiediamo, come si può avallare uno scempio ambientale come la bretellina e pochi giorni dopo spacciarsi per ambientalista contro un’opera ad essi strettamente connessa? Questo ambientalismo on demand, tirato fuori quando fa comodo che non contrasta con la carriera politica o il quieto vivere in giunta comunale, ci lascia sconcertati. Nel successivo intervento in consiglio comunale il signor Angelini, riferendosi agli assi viari, dichiarava “Ma come si può non tenere conto di tutti i rilievi fatti nell’ambito della valutazione d’impatto ambientale (Via) e dell’inchiesta oubblica?”; “Come si può non considerare la contrarietà espressa da tantissimi cittadini residenti nella Piana di Lucca e da importanti associazioni ambientaliste e non che ritengono l’opera inutile e non prioritaria ai fini di una moderna rete infrastrutturale”; “Un progetto che contrasta con il territorio, non migliora di una virgola il trasporto delle merci e delle persone e peggiora fortemente le condizioni ambientali e dell’assetto idraulico del territorio”; “Il progetto va rispedito al mittente”. Belle parole quelle del signor Angelini, non saremmo riusciti ad esprimere meglio il concetto. Queste parole le rigiriamo direttamente a lui, al signor Angelini, ma riferendole alla bretellina cioè al progetto che lui ha espressamente votato. Il signor Angelini ha più volte ripetuto che il progetto degli assi viari deve essere respinto perché non rispetta gli strumenti urbanistici previsti per questo tipo di progetti, non è inserito in nessun corridoio infrastrutturale e il tracciato non è previsto a regolamento urbanistico. Tutte queste giuste considerazioni però valgono anche per la bretellina. Anche questa nuova superstrada infatti non fa parte di nessun corridoio infrastrutturale proprio come gli Assi Viari, e il tracciato non è previsto in nessun regolamento urbanistico, proprio come per gli assi viari. Ma allora, se questi sono gli argomenti per chiedere giustamente l’abolizione del progetto degli assi viari, come può il signor Angelini approvare in consiglio comunale il progetto della bretellina, che ha esattamente le stesse caratteristiche? Ci sarebbe da ridere, se in realtà non fosse una cosa serissima, le cui conseguenze avranno un impatto sulla vita di centinaia di famiglie che abitano nella zona. Come si può far parte di Legambiente e fare tutto questo? E come può Legambiente permettere tutto questo?
Quello che vale per gli assi vale anche per la bretellina, e chi chiede l’abolizione degli assi deve chiedere l’abolizione della bretellina, e non approvarla in consiglio comunale. Un progetto come la bretellina va contro tutti i principi di base dell’ambientalismo, è un insulto al territorio e ai cittadini che vi abitano, e non può andare avanti con i voti di Legambiente. Legambiente deve tornare ad essere quello per cui è nata”.
“Per questo chiediamo con forza – conclude il comitato – che Legambiente intraprenda iniziative opportune per riportare al centro della sua azione il cittadino e la sua comunità; che sia al fianco di chi si batte contro questi ecomostri che minacciano noi e il nostro territorio; che intraprenda le azioni necessarie per chiedere conto a quelli che in nome dell’ambientalismo procedono nella direzione opposta riacquistando così un barlume di credibilità agli occhi di chi ha visto progetti indifendibili votati da esponenti di questa associazione”.