
Capannori non transige sugli assi viari. Il nuovo sistema tangenziale, secondo le osservazioni che il Comune ha inviato ad Anas sul progetto recentemente presentato, deve essere completamente “a raso” e correre lontano dai Laghetti di Lammari. Sono soltanto alcuni dei punti contenuti nel documento che il sindaco Luca Menesini ha inviato ribadendo il no al tracciato.
“Il territorio si difende con le azioni, non con le parole – osserva Menesini in un post su Facebook -. E noi venerdì scorso (data di scadenza della presentazione delle osservazioni ad Anas) abbiamo inviato il nostro no al progetto che Anas ha redatto e che è un troiaio, e abbiamo ribadito i punti chiave della nostra opposizione a quel disegno che non tiene conto delle proposte del territorio avanzate durante l’inchiesta pubblica del 2014. Cittadini, imprese, enti e comitati, nel 2014, hanno lavorato insieme e hanno messo nero su bianco come va fatto un sistema tangenziale nella Piana perché sia fatto bene: vale a dire perché tolga l’insopportabile traffico di tir e di mezzi di passaggio da Marlia, Lammari, Lunata ma anche da Paganico, Capannori, Tassignano e Santa Margherita”.
“I grandi progetti non si fanno con Google Maps e con qualche visita sul posto – spiega Menesini -. I progetti si condividono con i cittadini e se ne ascolta la voce. Che non vuol dire accontentare tutti, che è impossibile, ma vuol dire trovare la migliore risposta per le comunità coinvolte. E l’opposizione al progetto di Anas non si fa con la vaghezza, con qualche frase generica, con un ‘si vedrà’. Il momento di fare opposizione era adesso, e ci vuole concretezza per opporsi in modo che la Piana abbia un’opera che rispetti il territorio e liberi dal traffico di tir e auto i nostri paesi, oggi uno dei problemi più sentiti dai cittadini”.
Poi il primo cittadino scende nel dettaglio delle osservazioni: “Le nette e sostanziali modifiche che abbiamo inviato ad Anas le sintetizzo in tre punti, ma poi sono di più. Il sistema tangenziale deve essere a raso, senza sopraelevate e viadotti, in modo da intercettare il traffico di mezzi pesanti della zona industriale di San Pietro a Vico e quindi togliere con percentuali significative i tir da viale Europa e da tutte le vie secondarie di Marlia, Lammari e Lunata. Il sistema tangenziale deve passare lontano dai Laghetti di Lammari e soprattutto deve essere realizzato un vero e proprio bosco. I tir e le auto di transito quando arrivano alla rotonda di Antraccoli devono andare al casello del Frizzone attraverso via del Rogio, strada che così diventa regionale e manutenuta dalla Regione come e quando giusto che sia visto che sopporta i tir di tutta la provincia. Netto no all’utilizzo della via Domenico Chelini come asse. Non sono modifiche negoziabili, sono modifiche da fare. Punto. Il progetto di Anas che tutti – e sottolineo tutti, perché tutti i partiti di qualsiasi schieramento mi hanno offeso nel tempo per aver detto che Anas aveva fatto un troiaio – difendevano, oggi non lo difendono più. Oggi timidamente dicono che non va bene, che va rifatto, ma poi non dicono come – incalza ancora Menesini -. E questa è una grande debolezza da parte loro, tragica e pericolosa. Quindi, di nuovo, tocca a me fare il lavoro per tutti, e lo faccio: Capannori è la mia priorità e solo ai cittadini di Capannori rispondo. Unica consolazione del silenzio che c’è è che almeno non mi offendo più perché ho impedito che questo troiaio divenisse realtà rapidamente. Sembravo un matto fino a pochi mesi fa, ve lo ricordate? Oggi mi danno ragione tutti, trasversalmente. Il fatto è che su certi grandi temi non ci si improvvisa: nel mentre che gli altri bighellonavano noi abbiamo lavorato. E oggi, con la presa di posizione della maggioranza in Consiglio Comunale (eh sì, perché in Consiglio le altre forze politiche non hanno avuto il coraggio di votare parere contrario al progetto di Anas) abbiamo messo il nostro territorio in sicurezza. Adesso partirà un nuovo iter, e chiediamo alla Regione di aprire un tavolo di confronto in modo che le questioni siano risolte in modo serio, responsabile e soprattutto concretamente nell’interesse di tutti”.