Bartolomei: “Assi, Menesini lasci Pd per essere credibile”

11 maggio 2019 | 12:09
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Bartolomei: “Assi, Menesini lasci Pd per essere credibile”

“Per essere credibile, il sindaco uscente dovrebbe prendere le distanze dal proprio partito. Non si può da un lato farsi paladini del territorio e dall’altro farsi sostenere da un patito che ha fortemente voluto gli assi viari”. Così il candidato sindaco di Capannori Salvadore Bartolomei torna ancora una volta a parlare del tema più caldo degli assi viari. Il candidato della coalizione di centro destra ribadisce come la posizione del suo schieramento sia sempre stata chiara e coerente: “Noi siamo sempre stati favorevoli all’opera ma non a questo progetto che non risolve i problemi e rappresenta un serio rischio per il patrimonio ambientale e paesaggistico di Capannori. Si rischia perché si va ad interrompere un iter già avviato ma non si può fare altrimenti. E se ci dicessero ‘o questo o nulla?’ La risposta sarebbe nulla. Su questo non ci sono dubbi. Su questo vorrei che l’amministrazione non gettasse fumo negli occhi degli elettori”.

“Sul tema della viabilità, dell’ambiente e della difesa del patrimonio paesaggistico e ambientale a noi interessa il risultato – insiste Bartolomei -. Ci interessa che i cittadini e il territorio siano tutelati, non è una gara a chi è più ambientalista dell’altro. Su temi come questo la politica, al di là degli schieramenti, almeno a livello locale dovrebbe prendere una posizione forte e univoca per evitare questo scempio”.
“Noi abbiamo scritto un programma elettorale chiaro e abbiamo preso degli impegni precisi, non c’è nessuna incertezza nel centro destra sull’argomento – prosegue il candidato sindaco -. Abbiamo sempre detto di essere favorevoli a quest’opera ma un conto è dire che siamo favorevoli a maggiore sicurezza sul territorio un conto è dire che vogliamo l’esercito per le strade. Molto dipende dalla qualità del progetto che viene realizzato e proposto ai cittadini e questo non risolve i problemi. Chiedo che questa nostra posizione non venga strumentalizzata e che il dibattito si concentri su quella che è la realtà. Questo progetto ha una firma politica: esce dal ministero in tutta fretta e furia mentre è al governo il Partito Democratico. Ha il sostegno e l’appoggio dei vertici Pd e della Regione Toscana. Questo è un dato incontrovertibile. Per confondere le acque e nascondere le responsabilità invece, si esce sul giornale e si scaricano le responsabilità sull’opposizione che è una cosa senza senso. Non è in discussione la posizione del centrodestra sugli assi viari: il centro destra ha sempre detto che sono una necessità per risolvere il problema di una viabilità che ormai è al collasso. Noi non siamo mai stati contrari a costruire nuove strade purché queste siano funzionali al territorio di Capannori. Questo progetto è calato dall’alto, vecchissimo, che non tiene conto di come si è evoluto il territorio negli anni e che non risolve i problemi”.
Dal candidato sindaco di centro destra arriva poi la stoccata al sindaco uscente Luca Menesini: “Noi diciamo con chiarezza che questo progetto non può essere modificato con le osservazioni presentate dal Comune: tutti sanno che torneranno al mittente. Il sindaco uscente sbaglia perché crea delle aspettative che non si potranno realizzare. Questo progetto può essere modificato solo se si riparte da capo. Solo se si ha il coraggio di dire che non va bene nella sua interezza. Il sindaco di Capannori, se vuole essere credibile deve prendere le distanze dal Partito Democratico. Non è pensabile che il partito che ti appoggia voglia fortemente la costruzione degli assi e tu possa e dichiararti, al tempo stesso, il paladino del no all’opera. Bisogna essere coerenti. Mi chiedo cosa succederà il giorno dopo le edizioni se il sindaco venisse rieletto, quale fazione prevarrebbe? Quale garanzia hanno i cittadini che il sindaco non si pieghi alle indicazioni di partito?”.
“Io vorrei che rimanessimo sui contenuti e che anche l’amministrazione comunale abbia la forza di restare sugli argomenti anziché gettare fumo come ha fatto negli ultimi 9 mesi – insiste Bartolomei -. È difficile credere che un sindaco che è anche presidente della provincia in questa partita sia stato solo spettatore e non sia stato in grado di modificare il progetto. Non siamo mai stati contrari agli assi viari: semplicemente questo progetto propone una soluzione che non è corente con la filosofia a cui tutti noi pensavamo. Chiediamo lealtà e chiarezza in questo senso. Chiediamo che su un’opera così impattante per il territorio non si getti fumo negli occhi ai cittadini”.
Bartolomei poi scende nel dettaglio ed esamina nello specifico le criticità del progetto: “L’asse nord-sud, così com’è progettato, rappresenta un pericolo per il territorio e non risolve i problemi: una strada costruita per aria non può intercettare il traffico locale. Non risponde alle esigenze dei capannoresi ma a quelle di altri territori. Perché allora non pensare ad un’alternativa? Perché non utilizziamo l’autostrada per vedere come cambia la viabilità? Perché anziché infognarci in progetti faraonici, non proviamo a fare questo tentativo a costo zero? Io sono sicuro che funzionerebbe. Magari nel frattempo capiamo che l’asse nord-sud può essere l’autostrada e facciamo un pensierino al casello di Mugnano che è tuttora nello strumento urbanistico del Comune di Lucca”.
Raddoppio ferroviario. Non solo assi viari, per Bartolomei tutte le grandi opere che interessano il territorio di Capannori devono essere riviste, a partire dal raddoppio ferroviario e della opere accessorie come i sottopassi: “Anche qui mi pare che non ci siamo. Non si parla di equi indennizzi, si pensa troppo alla costruzione della bretellina (l’opera di collegamento tra il casello autostradale e il Pip di Carraia attraverso Tassignano e Santa Margherita che sarebbe costruita a spese di Ferrovie dello Stato, ndr) e troppo poco degli espropri e al fatto che due intere frazioni verrebbero tagliate a metà con gravi danni non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale. Io continuo a sostenere che riaprire un tavolo con Ferrovie dello stato togliendo la bretellina come oggetto di scambio: si potrebbe tornare a trattare meglio e mettere sul tavolo in modo prioritario la questione degli equi indennizzi. Alcuni tratti particolarmente critici possono essere rivisti e ridiscussi com’è successo in altri comuni tipo Montecatini. È dimostrato che non è necessario un raddoppio integrale”.