Strimpelli e filarmonica Segromigno cantano il ‘Bertolli’

13 maggio 2019 | 14:16
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Strimpelli e filarmonica Segromigno cantano il ‘Bertolli’

Per tutti era il Bertolli. Albertino Berti era barbiere di professione ma ballerino per vocazione, amante della musica e grandissimo appassionato di ciclismo, tanto da contaminare tutti: dal figlio Sergio, campione toscano juniores negli anni 60, al nipote Manolo, che portava con sè a vedere quel giovane campione in erba alla fine degli anni 70 e Giuseppe Saronni, per il quale facevano il tifo entrambi. Poi la malattia e l’ultimo desiderio in quel marzo del 1985, la musica come compagna di vita, la banda, i parenti, gli amici e a spalla fino al camposanto. Se ne andò proprio ballando come sempre aveva fatto. Ora, dopo quasi 40 anni, il Bertolli torna a ballare con il nipote Manolo Strimpelli che lo decanta insieme alla filarmonica Giacomo Puccini di Segromigno in Monte, nella canzone scritta per lui: La borraccia di Beppe Saronni. L’arrangiamento è del maestro Carlo Bardi.

Piaciuta a Giorgio Comaschi e Riccardo Magrini, ex corridore e commentatore televisivo su Eurosport, tanto da invitare Strimpelli a Bologna per la partenza del giro d’Italia in un incontro privato col suo idolo di infanzia. “Quando mi sono messo a scriverla, ho pensato a quel giorno e ho pensato a quella banda. Fu il concerto più emozionante della mia vita. Li ho contattati e gli ho parlato del progetto che è piaciuto – dice Manolo Strimpelli -. Non smetterò mai di ringraziarli per aver lavorato a questa canzone che vale molto per me e per la mia famiglia”. Perché la borraccia di Saronni? “Saronni passò e gettò la sua borraccia, mi ci fiondai, avevo 9 anni – racconta Strimpelli -. Quella borraccia è stato l’oggetto culto della mia infanzia: c’era l’eroe, c’era il sogno e c’era la strada”.