





Dopo un iter burrascoso sono finalmente partiti i lavori al depuratore Aquapur di Casa del lupo. Un progetto che prevede la realizzazione di una linea di trattamento delle acque reflue completamente nuova, con l’obiettivo di incrementare del 40 per cento la capacità del trattaemento dell’impianto. Un intervento complessivo che porterà a una riqualificazione dell’intera area della Piana, con un miglioramento del sistema fognario e una riduzione degli odori che accolgono i turisti e i cittadini all’uscita dell’autostrada al Frizzone.
“Un progetto atteso da decenni che ha subito un ulteriore slittamento a causa del ricorso presentato dal Tar dalla seconda classificata nella gara ai lavori e dal successivo appello al Consiglio di stato – spiega la presidente di Aquapur Lara Pacini durante la conferenza stampa di stamani – ma che oggi può finalmente dirsi avviato. Il 7 marzo c’è stata la consegna dei lavori all’impresa e dopo l’allestimento del cantiere e la realizzazione delle acque meteoriche sono iniziati gli scavi per i sedimentatori primari. Sono soddisfatta di come l’azienda ha affrontato una gara da 20 milioni di euro, un punto di partenza per risanare un’area che influenza la Piana e i suoi paesi limitrofi”. La durata dei lavori è stimata di 613 giorni, con fine prevista per novembre 2020 ed entrata funzione in primavera 2021, una volta terminati i lavori di collaudo e dismessa la vecchia linea. Tra gennaio e febbraio scorso sono stati firmati i vari contratti tecnici e i ribassi conseguiti nelle gare hanno permesso di risparmiare oltre quattro milioni di euro, che “potrebbero consentire altri interventi sulle emissioni e di mitigazione per risanare ulteriormente quest’area”, come spiega Laura Pacini. A illustrare il piano questa mattina (14 maggio) nella sede di Aquapur, erano presenti, tra gli altri il sindaco di Capannori Luca Menesini, il primo cittadino di Porcari Leonardo Fornaciari e la sindaca di Altopascio Sara D’Ambrosio oltre a Laura Pacini e al vicepresidente del consorzio di depurazione e consigliere di Aquapur Gabriele Adamo. “Da venti anni ormai si parla di potenziamento e risoluzione dei problemi odorigeni – interviene Menesini -. Da oggi si fa. Il tema degli odori in questa zona è centrale, così come lo è il potenziamento del depuratore per avere un incremento della rete fognaria e un conseguente miglioramento ambientale – continua il sindaco di Capannori -. Un accordo di programma iniziato nel 2006 e reso possibile grazie al lavoro della Regione Toscana, di Aquapur e degli enti locali che hanno reso possibile un investimento di 10 milioni per la rete fognaria e di circa 16 milioni per il depuratore, due interventi collegati e inseriti nella cornice di politiche ambìentali e di igiene pubblica del territorio”. L’intervento porterà a un incremento della capacità di trattamento dell’impianto di depurazione che passerà dagli attuali 1700 centilitri l’ora a 2300 metri cubi l’ora di acque reflue. “Un investimento fondamentale per le aziende e per i territori – commenta Sara D’Ambrosio – raggiunto grazie anche alla sinergia che si è creata tra enti e aziende per portare ai cittadini migliori condizioni di lavoro e di vivibilità”. I benefici apportati dai lavori si dirameranno su più fronti, in particolare sul sistema fognario per l’incremento della capacità depurativa e perché, in caso di pioggia con il depuratore saranno ridotti gli sfioramenti di acque superficiali. La gestione della linea fanghi e il trattamento delle emissione anche da parte della linea acque porteranno un complessivo miglioramento anche agli impatti odorigeni. “Questa è la più grande opera pubblica sulla Piana degli ultimi decenni – afferma soddisfatto il sindaco di Porcari -. Un intervento importante che offre al nostro sistema produttivo la certezza di un apparato sul quale appoggiarsi realizzato con nuove tecnologie. Una questione di modernità e di sicurezza fondamentale per il territorio”. Dopo che il 23 marzo anche il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalla seconda classificata, condannandola a risarcire le spese, anche le questioni legali sono state superate. “Terminate le difficoltà burocratiche, gli impegni da parte delle aziende che hanno messo fondi a disposizione del territorio stanno vedendo i loro frutti – racconta il consigliere di Aquapur -. Oltre alle prospettive occupazionali, una maggior capacità di depurazione delle acque porta a un miglioramento della vita dei cittadini. Sono già stati presi accordi con Acque spa per potenziare la rete fognaria e per completare il Tubone che collega il Serchio con le cartiere allacciate, così come è già sul tavolo regionale la questione degli scarti aziendali”. Idrica Toscana finanzierà infatti il tubone due, che da Vinchiana arriva fino a San Colombano mentre per il fognario i lavori dovrebbero partire a inizio estate.
Jessica Quilici