Il calcio balilla dal Tau alla conquista dell’Europa

18 maggio 2019 | 10:02
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Il calcio balilla dal Tau alla conquista dell’Europa

Calcio balilla, Altopascio va alla conquista dell’Europa. L’Asd Sport Toscana Calcio Balilla, con sede in via Marconi, una delle più importati associazioni a livello nazionale dedicate al popolare sport del “biliardino”, ha presentato all’Unione Europea un progetto per accedere ai fondi del bando Erasmus +. Il progetto, dal titolo Don’t Spin (acronimo di developing an organisation network for table soccer to promote inclusion and novelty), si pone un duplice obiettivo: da un lato costruire un network che uniformi la pratica del calcio balilla a livello europeo e, dall’altro, sfruttare questa disciplina come strumento di inclusione e socializzazione. Quest’ultima, infatti, è la missione principale dell’associazione altopascese, punto di riferimento in Italia e in Europa per la diffusione del calcio balilla quale sport inclusivo a tutti gli effetti. Un impegno che la realtà sportiva della cittadina del Tau porta avanti in molteplici occasioni: il prossimo 25 maggio infatti, Altopascio ospiterà il campionato toscano di calcio balilla inclusivo, con il grande sogno di vedere un giorno, questo sport, alle Olimpiadi.

Nello specifico, il progetto europeo, che vede capofila l’Italia con Altopascio, ha in programma l’organizzazione di una serie di eventi (da tenere tra Italia, Portogallo e Bulgaria) che valorizzino la pratica del calcio balilla, della sua storia e dei suoi benefici a livello psicofisico e sociale anche e soprattutto a vantaggio delle persone diversamente abili. In secondo luogo, si prevede la creazione di un network europeo con un primo nucleo di sei Federazioni (Bulgaria, Olanda, Slovacchia, Portogallo e Repubblica Ceca) in modo da uniformare le regole di questo sport a livello internazionale. Qualora dovesse essere finanziato, il progetto avrà una durata di due anni: dal gennaio 2020 a luglio 2022. L’esito del bando sarà reso noto a settembre e, qualora dovesse andare in porto, Altopascio diventerebbe l’interlocutore di riferimento a livello europeo. Dimostrazione di come, quando ci sono la volontà e le competenze, anche realtà piccole possano essere un esempio da replicare anche altrove.
A spiegare com’è nata questa iniziativa è il presidente dell’associazione, Natale Tonini uno dei massimi esperti della disciplina a livello mondiale: «Stiamo lavorando a questo progetto dal 2008 – spiega – e non è stato facile per una piccola realtà come la nostra: abbiamo dovuto scrivere un progetto in inglese e rispettare le rigide procedure richieste dall’Unione Europea. Abbiamo dovuto rivolgerci a dei professionisti ma alla fine siamo riusciti a presentare la domanda nei tempi e nei modi corretti. Devo ringraziare la Federazione paralimpica italiana di calcio balilla e la International table soccer federation che ci hanno supportato in questo percorso. Abbiamo dimostrato che Altopascio non è la “periferia dell’impero” ma una realtà viva e vitale dove vengono realizzate cose interessanti che possono essere replicate anche altrove. Per questo devo ringraziare i miei due compagni di avventura, Cristiano Gambini e Alessandro Dinucci che condividono con me questa passione». Sono tre i capisaldi su cui si basa l’attività dell’associazione: integrazione, cooperazione e inclusione. “La nostra associazione nasce nel 2006 – spiega ancora Tonini – e, fin dalla sua costituzione, ha avuto tra i suoi scopi l’attenzione al sociale. Con noi c’è anche Francesco Bonanno, campione paralimpico di calcio balilla, e proprio grazie a lui e al suo punto di vista ci siamo resi conto dell’importanza di questo sport quale strumento per l’inclusione e l’abbattimento di barriere e differenze. Siamo convinti che il calcio balilla possa essere un’occasione importante per far praticare uno sport anche a persone con disabilità, non a caso la nostra sede ha ricevuto il bollino ‘sport abile’ ed è accessibile a tutti. È anche un’occasione di riscatto sociale”.
Infine il sogno. Natale Tonini, infatti rivela che la speranza è quella, un giorno, di vedere il calcio balilla sia alle Olimpiadi che alle Paralimpiadi: “Il calcio balilla è uno sport a tutti gli effetti e per questo il nostro sogno è di vederlo come disciplina a 5 cerchi. Speriamo che con questo progetto, anche noi possiamo dare il nostro contributo per fare un piccolo passo in questa direzione”.