
“Il Comune di Capannori è nel caos e i dipendenti sono un fiume in piena. Ho ricevuto diverse segnalazioni sulla realtà dei pubblici servizi in essere. Mentre il sindaco Menesini sostiene di aver saputo amministrare con competenza e capacità, così non sembra affatto, neanche per gli uffici dell’ente”. Così Daniele Boschi, candidato sindaco di CasaPound alle elezioni del 26 maggio.
“Mi è stato descritto un caos enorme nel settore lavori pubblici – continua Boschi – dove troppe ditte aspettano da tempo di riscuotere, dove il dirigente si trova oberato da innumerevoli impegni, molti dei quali collegati ad interventi pre-elettorali di convenienza, da farsi subito qua e là. E poi ancora mi sono stati descritti gravi problemi di carenza di personale preparato all’URP, al Protocollo, negli uffici di front office in generale. Ma a Capannori mi si riferisce che mancano soprattutto funzionari esperti. Così non procedono né le gare più complesse, né gli interventi per il pubblico dove occorra una certa professionalità specifica”.
“Gli archivi – prosegue Boschi – sono a rischio per carenze antincendio ma pure per umidità dilagante. Il personale dell’ente si ritiene abbandonato e discriminato rispetto a coloro che vengono privilegiati perché in simpatia del sindaco. Quindi fioccano ricorsi e litigi, che senz’altro danneggiano l’ambiente di lavoro ma anche i risultati operativi di buona qualità per i capannoresi. Ho saputo poi che venerdì pomeriggio il centro di Capannori è rimasto bloccato a causa di un incidente, che impediva di procedere addirittura a tre bus in servizio. E la pattuglia dei vigili ritardava in quanto impegnata in un sinistro altrove. Possibile che su un territorio così esteso stesse operando una sola pattuglia? Garantire l’impegno per l’assunzione di altri vigili non può essere solo una promessa per aver voti: doveva rappresentare cosa già fatta da tempo, non il rimedio per un buco nero”.
“Non so come si sia determinata una situazione simile – conclude Boschi – ma è chiaro come il Comune di Capannori sia un castello di carta, dietro cui regna confusione, incertezza e servizi pubblici in difficoltà”.