Rifiuti, Bartolomei: “Buone pratiche? Costi alti e dati preoccupanti”

Buone pratiche sul compostaggio? In realtà c’è molta preoccupazione. A tirare giù uno dei grandi vanti dell’amministrazione Menesini è il candidato sindaco per il centrodestra Salvadore Bartolomei, che scrive: “Abbiamo assistito per anni ai proclami dell’amministrazione comunale che si vantava delle buone pratiche sul compostaggio. Adesso riteniamo preoccupanti i dati relativi alla scarsa diffusione delle pratiche di compostaggio domestico stante l’elevato grado di produzione di rifiuti organici e scarti di cucine raccolti da Ascit per il comune di Capannori”.
“Un dato molto importante – prosegue Bartolomei – che supera da anni le 5mila tonnellate annue e che rappresenta in realtà il fallimento sia delle politiche verso rifiuti zero da anni sbandierate dai vari ambasciatori ambientalisti scelti da Menesini, sia delle pratiche di compostaggio domestico che paghiamo profumatamente in favore di tanti cittadini che probabilmente non lo praticano affatto. I circa 100-110 chili all’anno pro capite di organico prodotto e raccolto sono una quantità superiore a quella di tutti i comuni della provincia con l’eccezione di pochissimi casi a forte vocazione turistica estiva – spiega Bartolomei – questo dato è superiore, rispetto alla media dell’intera provincia di Lucca, di circa il 30 per cento fino a un massimo, nell’ultimo biennio, del 48 per cento. Delle due l’una: o Ascit non controlla le pesate dei rifiuti favorendo la migrazione tra i Comuni serviti, o i Capannoresi non seguono in alcun modo i protocolli contro lo spreco alimentare e la strategia rifiuti zero”.
“In entrambi i casi – prosegue il candidato sindaco – nessuna pratica sulla riduzione degli sprechi è apprezzabile da questi dati e stiamo pagando sconti in bolletta non dovuti, visto che tali rifiuti sono raccolti e smaltiti in modo esorbitante rispetto a quanto si dovrebbe”.
Bartolomei infine annuncia: “Se dovessimo incidere nel prossimo futuro sulle scelte della politica industriale di Ascit e sulle nuove politiche ambientali del Comune, lo faremo con serietà e professionalità. Ripartire dall’applicazione seria dei passi ‘verso rifiuti zero’ e incentivare sia le pratiche di compostaggio domestiche che quelle del compostaggio di comunità applicato altrove in Italia in modo proficuo e virtuoso. Chiuderemo il ciclo dell’umido a scala Comunale creando nuovi posti di lavoro e benessere per l’ambiente in cui tutti i giorni viviamo”.