Altopascio, ecco i fondi per 103 disoccupati e pensionati

1 giugno 2019 | 14:22
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Altopascio, ecco i fondi per 103 disoccupati e pensionati

Saranno 103 i residenti del comune di Altopascio che beneficeranno del fondo anticrisi, la misura che l’amministrazione D’Ambrosio ha deciso di mettere a disposizione di disoccupati e pensionati over65 per un totale di 57.500 euro. Di questi, 15 saranno le persone coinvolte con il baratto sociale, che andranno a percepire un contributo di circa 1250 euro. Gli altri 71 disoccupati riceveranno invece un contributo di 440 euro ciascuno; per gli over65 in pensione, 26 persone, il sostegno sale a 500 euro, mentre i 6 cittadini che non hanno firmato il patto sociale di cittadinanza avranno un contributo di 144 euro.

Il fondo anticrisi rappresenta uno degli strumenti più fortemente sostenuti dall’amministrazione comunale, che, insieme al baratto sociale e a “Diamoci una mano”, cerca di fornire una risposta a chi si trova in difficoltà economica e rischia di subire un’ermaginazione sociale.
“Il fondo anticrisi funziona ancora di più e ancora meglio da quando abbiamo istituito il baratto sociale, perché alla base non deve esserci solo il supporto immediato, ma soprattutto il varare politiche e iniziative in grado di offrire alle persone in difficoltà una nuova possibilità di inserimento sociale e lavorativo – spiegano il sindaco Sara D’Ambrosio e l’assessore al sociale, Ilaria Sorini – Con questo fondo vogliamo intervenire a sostegno di chi sta peggio o di chi vive una condizione di precarietà, tale per cui diventa difficile sostenere un affitto o comprare anche i beni di prima necessità. Una condizione di dolore, fragilità e sofferenza che si accentua nel periodo delle festività natalizie: noi ci rivolgiamo proprio a queste persone e diciamo loro che l’amministrazione comunale c’è. Non è una mera assistenza quella che vogliamo garantire, ma un supporto concreto affinché le persone possano reinserirsi nel mondo del lavoro: più che un sussidio a fronte di una condizione svantaggiata, noi crediamo nella retribuzione a fronte di un lavoro svolto”.