Bartolomei si fa l’esame: “C’è da ripartire dal territorio”

1 giugno 2019 | 11:55
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Bartolomei si fa l’esame: “C’è da ripartire dal territorio”

“Chi vince festeggia, che perde spiega”. Parte così l’analisi della sconfitta del candidato di centrodestra Salvadore Bartolomei. Le elezioni amministrative dello scorso 26 maggio, infatti, hanno visto la conferma del sindaco Luca Mensini come sindaco di Capannori. Una vittoria maturata al primo turno con oltre il 56%. Salvadore Bartolomei, dalla sua sede in via Carlo Piaggia, si complimenta con l’avversario e indica la via per ripartire: fare rete per radicalizzare il centrodestra sul territorio.

“Prima di tutto vorrei partire con un sentito e meritato ringraziamento a tutti – le parole di Bartolomei -, abbiamo fatto una grande campagna elettorale. C’è la certezza di aver recuperato tanto in questi 3 mesi: per questo vorrei dire 8mila 500 volte grazie ai cittadini che ci hanno votato. Vorrei ringraziare soprattutto i candidati delle liste che mi hanno sostenuto, mettendo a disposizione tutta la passione e l’impegno possibile. Si è creato un clima positivo: un entusiasmo che ha coinvolto tantissime persone. Abbiamo raccolto un capitale importante per il centrodestra di Capannori: dobbiamo proprio ripartire da qui. Mi porterò questa esperienza con me per tutta la vita”.
Bartolomei analizza la sconfitta: “Chi vince festeggia, chi perde spiega. La nostra è una sconfitta e come tale la voglio analizzare senza alcuna polemica. Ci sono due aspetti principali da sottolineare: il primo è certamente il forte peso del candidato uscente. È giusto dirlo: il peso di Menesini è stato decisivo. Continuerò a criticarlo, per peso non intendo le sue capacità politiche. La vittoria è sua, giusto stringerli la mano e congratularsi sportivamente. Il peso dei sindaci uscenti si è fatto sentire in tutta la Toscana: non dimentichiamoci, inoltre, che Menesini è anche presidente della Provincia. È stato bravo a capitalizzare tutti questi vantaggi, trovando anche maggiori risorse economiche delle nostre. Ripeto, non voglio far polemica: la vittoria è merito suo. Io sono stato svantaggiato anche sa un altro fattore: sono stato fuori dalla scena politica per 4/5 anni”.
Il centrosinistra ha dimostrato un forte radicamento sul territorio: “Il secondo aspetto da analizzare è quello legato alle liste – prosegue Salvadore Bartolomei -. Le loro hanno raggiunto un risultato straordinario: ha raccolto oltre 10mila preferenze, più della metà dei voti presi da Menesini. Un risultato eccezionale che dimostra il radicamento del centrosinistra a Capannori. Nelle piccole frazioni, inoltre, spesso hanno sfondato con un 69%: loro avevano candidati del posto, noi no. Il centrosinistra ha candidati distribuiti su tutto il territorio: c’era una tattica di fondo, frutto di anni di lavoro sul territorio. Noi non siamo bischeri: il nostro problema è stato la mancanza di materiale umano. Purtroppo tutto dal numero dei giocatori che hai. Il 35% dei nostri candidati ha preso meno di 10 preferenze: è una dato che senza dubbio ha pesato. Il nostro candidato che ha ricevuto il maggior numero di preferenze è Bruno Zappia (217), che in una lista virtuale è addirittura 14esimo: tutti gli altri sono loro”.
Il centrodestra di Capannori non è riuscito a raccogliere i voti dei cittadini che hanno votato Lega per le europee. Bartolomei indica la rotta per ripartire: fare rete sul territorio. “Dalle elezioni europee, la coalizione di centrodestra ha perso il 17% alle elezioni amministrative – prosegue Bartolomei nella sua analisi -. La Lega, va detto, è nata solamente un anno fa: qui a Capannori non ha storia e struttura. Questi 6mila voti, purtroppo, sono stati intercettati dalle liste di Menesini. Non abbiamo raggiunto i voti della Lega: un elettorato che non conosciamo perché non siamo radicati sul territorio. C’è bisogno di eliminare questo gap: a Capannori c’è un radicamento forte e profondo del centrosinistra. L’idea e l’impegno mio è quello di parlare con le forze politiche, mettendomi a disposizione per non perdere il nostro patrimonio. Abbiamo messo paura a Menesini, recuperando molto: è stata una campagna elettorale esaltante. Ma siamo partiti troppo da lontano, anche per merito di Menesini. Ma abbiamo fatto un gran lavoro, dobbiamo ripartire da qui: ripeto, serve costruire una rete sul territorio. Siamo assenti dal tessuto culturale della nostra realtà. Non ci si può attivare negli ultimi 3-4 mesi come in America: serve un impegno sul territorio di anni. Dobbiamo trarre insegnamento da questa sconfitta”.
“Resto in Consiglio – conclude Bartolomei -: da qui partirà il lavoro sul territorio. C’è da tutelare il centrodestra, non dobbiamo fermarci. Sono disponibile a fare un passo indietro, ma questa esperienza deve andare avanti per non trovarci di nuovo punto e a capo tra 5 anni. Sarà un’opposizione rinnovata, con molti volti nuovi: io cercherò di fare da punto di riferimento. A Capannori c’è un elettorato forte di centrodestra: bisogna lavorarci e tenerlo vivo”.

Claudio Tanteri