Marchi: “Staff del sindaco, Menesini poco rispettoso dei dipendenti”

15 giugno 2019 | 12:25
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Marchi: “Staff del sindaco, Menesini poco rispettoso dei dipendenti”

Spese e funzioni dello staff del sindaco, a Capannori è polemica. E anche Giovanni Marchi di Scelta Comune va all’attacco. “Nessuno di noi sapeva che la segreteria del sindaco Menesini fosse così sollecita con i cittadini con un servizio di collegamento con il cittadino che copre 24 ore al giorno”, rileva l’ex consigliere comunale.

“Per giustificare il suo gabinetto quasi ministeriale e i soldi che vengono spesi per il suo staff, dire che il primo filtro (front-office) per una decente informazione all’utente è la sua segreteria è sicuramente deleterio – commenta Marchi -, come forviante è cercare di far credere alla cittadinanza che la segreteria è aperta h 24. Le costatazioni effettuate dal sindaco, non solo sono informazioni inesatte, e non autentiche, ma anche nocive a quei dipendenti che si trovano all’entrata del municipio e danno informazioni soddisfacenti, anzi a volte accompagnando anche l’utente nell’ufficio richiesto. Ma anche a tutti qui lavoratori che si trovano all’interno dell’Urp, i quali pur non avendo lo stesso peso della segreteria del sindaco, sono in perenne sofferenza a causa della carenza del personale assegnato. L’organizzazione interna del personale ha delle carenze croniche, che un’amministrazione lungimirante non dovrebbe far ricadere sui singoli operatori e sugli stessi utenti”.
“Per lavorare bene – conclude Marchi –, per ottenere risultati ottimi e non soddisfacenti è necessaria la motivazione del dipendente, è necessario un ambiente lavorativo idoneo, ed è essenziale la considerazione del lavoratore, farlo sentire a suo agio, e partecipe delle decisioni che si andranno ad intraprendere, un dipendente non ha solo bisogno di incentivi economici, ma anche morali e psicologici per ben lavorare. In pratica Menesini e la sua amministrazione,sono bravi a far sentire il fiato addosso a molti dipendenti dell’ente, facendoli sentire sempre sotto esame e con una corda stretta attorno al collo”.