Selene approda a Santa Margherita, Petrini (FdI):”Menesini risponda ai cittadini”

Un consiglio straordinario o un’assemblea pubblica per parlare del nuovo insediamento industriale Selene a Santa Margherita. E’ questa la rinnovata richiesta del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Matteo Petrini al sindaco Luca Menesini. “Uno per tutti, ma con il termine tutti sono da intendersi solo quelli che approvano il suo operato – ironizza Petrini, facendo riferimento allo slogan elettorale del sindaco – Una nuova dimostrazione è data da quanto successo agli abitanti di Santa Margherita, Pieve San Paolo e Tassignano i quali, tramite il comitato viabilità sostenibile e salvaguardia del territorio, avevano inviato al Comune di Capannori, a quello di Lucca e alla Provincia una raccolta firme contro l’insediamento industriale della Selene nel paese di Santa Margherita”.
Sarebbero 334 le firme raccolte, inviate via Pec in data 18 Aprile 2019, riguardanti la vendita di un complesso immobiliare in via Scatena annunciata dal Comune di Capannori in data 12 Marzo 2019. “La petizione sollevava alcuni dubbi circa il ‘basso impatto ambientale’ che secondo Menesini lo stabilimento avrebbe in quanto si andrebbero a rimuovere gli inchiostri a base chimica dalle componenti plastiche e dal polietilene tramite il ricorso a particolari procedure e componenti chimici – prosegue Petrini -. Ancora, tramite il Comitato, le 334 persone sollevavano dubbi circa la provenienza del prodotto e la pericolosità del nuovo stabilimento in prossimità di nuclei abitativi. A tal proposito, citando il regio decreto 27/07/1934 numero 1265, all’articolo 16 dove si legge che ‘Le manifatture o fabbriche che producono o possono produrre vapori, gas o altre esalazioni che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti, devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni, ed esigono speciali cautele per l’incolumità del vicinato’, il comitato chiedeva un incontro pubblico con il Comune di Capannori e con i tecnici della Selene al fine di illustrare nei dettagli il processo produttivo e le fasi di lavorazione dei materiali e chiedeva che, alla nuova struttura, fosse trovata una soluzione più adeguata”. Il consigliere torna a rimarcare la mancata risposta da parte dell’amministrazione capannorese.
“Mentre l’ufficio protocollo del Comune di Lucca non ha tardato a protocollare i documenti inviati dal comitato stesso, dal Comune di Capannori non è arrivata nessuna risposta – conclude il consigliere di Fratelli d’Italia – Silenzio totale. Tanto che, dopo due mesi e mezzo circa dal quel 18 Aprile, i 334 abitanti ed il comitato ci hanno contattato per farci notare il silenzio tombale dell’amministrazione Menesini e per metterci a conoscenza della situazione”.