
“Cambia la musica, ma i suonatori sono sempre gli stessi. In questi giorni il l’amministrazione comunale di Capannori ha dato incarico per iniziare la pulizia, la normale manutenzione dei cimiteri nel comune di Capannori”. A passare all’attacco è l’ex consigliere comunale Giovanni Marchi: “L’attenzione tanto decantata addirittura ridondante dei 42 cimiteri della nostra comunità, per ora è rimata solo nelle pagine del programma elettorale di Menesini”.
“Alcune persone mi hanno contattato – prosegue Marchi – invitandomi a far visita al cimitero capoluogo dopo la pulizia che la ditta incaricata dall’amministrazione ha effettuato. Oltre ad un sommario taglio dell’erba nella parte nuova, dove magari molti sassi dei vialetti con poca curanza sono saltati anche sulle tombe dei defunti, niente altro è stato fatto. L’area centrale del grosso cimitero capannorese e le due laterali non sono state minimamente toccate dalla pulizia delle erbe, infatti è possibile notare le erbe infestanti che sono nei vialetti e fra le tombe e di conseguenza l’erba non rasata. I pozzetti di scarico e di raccolta delle acque piovane piene di ghiaino da impedire alle acque di scolo il normale deflusso, cosi come sono intasate le pilozze dove i cittadini prendono l’acqua da mettere nei vasi dei fiori, oltre alla normale manutenzione delle aiuole esterne. Un’area vasta come il cimitero in questione, ma anche tutti altri hanno lo stesso diritto di essere ben mantenuti con un lavoro costante e una cura quotidiana di questi spazi. Se andiamo a Matraia le note, essendo l’aria più fresca, sono cambiate ma i suonatori no, infatti possiamo vedere griglie per la raccolta delle acque deteriorate e erbe infestanti che superano la ringhiera del cimitero. L’amministrazione comunale deve assumere le proprie responsabilità di questi luoghi, per i quali i cittadini capannoresi hanno un attaccamento particolare e sentono il bisogno più di altre cose che vengano curati in particolare modo. Le associazioni – conclude Marchi- oppure lo stesso cantoniere di paese proposto in campagna elettorale dal sindaco Menesini devono prendersi cura di questi luoghi di culto. Risulta inoltre che non siano più disponibili a Capannori, così come in altri paesi, posti nei loculi (colombari), così che i familiari sono costretti a far emigrare la salma dei loro cari in frazioni lontane dalla loro remota residenza abituale. Abbiamo l’obbligo, ce lo chiede la popolazione capannorese di riscoprire, di difendere le nostre radici i nostri valori giudaico cristiani che a favore di altre culture e religioni sembrano si stiano dissolvendo”.