Accoglienza, Marchi: “Decreto sicurezza va rispettato”

27 luglio 2019 | 10:59
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Accoglienza, Marchi: “Decreto sicurezza va rispettato”

“Quanto fatto dalla Regione Toscana e dal Pd in particolare, di approvare una proposta legge che destina 4 milioni di euro ai migranti mi sembra fuori da qualsiasi logica politica amministrativa e legge dello stato. Si può non essere favorevoli al buco nella cinghia fato dal Viminale ma in politica si contrasta una legge con proposte parlamentari non con bliz che danno luogo ad altri tipi di commercio”. Così Giovanni Marchi, ex consigliere comunale di Capannori, in merito alla cosiddetta “Legge Samaritana” fortemente voluta dal governatore regionale Enrico Rossi.

“Il decreto sicurezza può anche non piacere, può essere contestato, ma rimane anche per chi non è d’accordo legge dello Stato – continua Marchi -. Se il decreto sicurezza bloccava una parte di fondi che andavano verso alcune cooperative, la legge 333 della Regione Toscana governata dal Pd apre i rubinetti delle casse regionali a scapito di tutti i cittadini Toscani, assicurando scuola, casa e sanità gratis a tutti gli immigrati regolari e non. Il nostro comune con il suo sindaco è uno dei porta bandiera per quanto riguarda l’accoglienza: attualmente nel comune risulta ci siano otre 100 immigrati ma cosa fanno questi per essere veramente integrati nella popolazione capannorese? A mio avviso serve rispetto per la nostra identità, la nostra cultura, per i nostri usi, per la nostra lingua e religione che afferma le sue radici giudaico cristiane. Dobbiamo essere consapevoli che solo con questi riconoscimenti, le persone saranno più propense all’accoglienza. Questa non è intolleranza o razzismo, è solo buona convivenza soprattutto per persone che provengono da altri paesi ed hanno altre culture. Chi viene  nel nostro Paese deve rispettare le leggi italiane e la nostra cultura, non essere noi assoggettati alla loro mentalità ed al loro credo”.
“Queste persone che fuggono dalle loro nazioni di origine, a causa di guerra e carestie non possono venire presi in giro da un falso buonismo con accoglienze benefiche e vantaggi  economici, speculando su loro solo per meri vantaggi politici. Cercano una vita migliore e non false speranze e promesse. Questa è gente crede di trovare una vita migliore nel nostro Paese ma l’Italia non è in grado di sopperire alle loro esigenze senza essere minimamente aiutata dalle altre nazioni europee. Le legittime preoccupazioni dei cittadini non possono certo rimanere nascoste e sopite nei loro cuori. Anche per un italiano è difficile arrivare in fondo al mese e vedere i figli con un posto di lavoro. Ogni cittadino ha diritto di contestate una legge – conclude Marchi – di promuovere manifestazioni pacifiche ma ha anche il dovere di avere rispetto delle istituzioni e non di aggirare le leggi dello stato come recentemente qualcuno ha fatto. Questa non è disobbedienza civile ma solo disobbedienza come se i toscani si rifiutassero di pagare alla regione il bollo della loro auto”.