Marchi: “Francigena, lavori fermi alla pista ciclabile”

1 agosto 2019 | 08:40
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Marchi: “Francigena, lavori fermi alla pista ciclabile”

“Dopo l’approvazione del progetto nel 2014 e dopo due anni dall’apertura del cantiere sulla via Romana ormai conosciuta dai cittadini capannoresi come ciclabile Francigena greenway, i lavori non sono ancora finiti ed il cantiere è sempre in essere. Molti cittadini si sono rivolti agli uffici ma non hanno avuto risposte soddisfacenti. La via principale che conduce nel centro del paese di Capannori è ridotta peggio delle strade del così detto terzo mondo”. E’ quanto afferma Giovanni Marchi ex consigliere comunale di Capannori.

“Chiunque accede a questa via – aggiunge Marchi -, ne può constare la pericolosità e la trascuratezza che l’amministrazione dedica alla ex strada principale del Comune di Capannori. Le carenze sono state segnalate più volte, ma l’amministrazione con miopia polico-amministrativa non ha preso nessun provvedimento per andare incontro alle esigenze non aleatorie ma fondate dei residenti. Il cordolo, tra la ciclabile e la carreggiata con spigolo vivo, non arrotondato e non ben visibile ha provocato parecchi incidenti, questo per scansare macchine che provengono dal senso opposto e dove sono in sosta le auto dei residenti. Più volte sono state richieste le asfaltature dei tratti sterrati a sud della ciclabile dove sembra di essere non nella ‘città di Capannori’ tanto decantata dall’amministrazione, ma nella savana, infatti quei tratti sono caratterizzati da una vegetazione a prevalenza erbosa e con arbusti. Come può l’amministrazione non prendere in considerazione tale problematica che ha un costo irrisorio asfaltare circa 400 metri di sterrato a confronto dei costi che sono stati previsti e spesi per la Francigena greenway che solo in pochi avrebbero voluto e in meno stanno percorrendo. Certamente, questa era una rimostranza che i residenti dovevano aver fatto in campagna elettorale, quando tutte le richieste sarebbero state prese in considerazione. Parlare poi dell’asfaltatura di tutto il tappetino stradale della via Romana è utopia, le forti piogge di questi giorni hanno peggiorato la situazione dove nel manto stradale si sono aperti dei crateri, così oltre il cordolo, alla varia segnaletica orizzontale dove in alcuni tratti è possibile vedere anche quattro strisce di delimitazione carreggiata o delle corsie di marcia, gli automobilisti devono stare attenti anche alle buche e ai dossi che si sono formati. Essendo poi la strada priva di acquedotto, – continua Marchi – le piante che sono state messe a dimora, vengono annacquate saltuariamente da una ditta che ogni tanto percorre la ciclabile con un contenitore d’acqua su un motocarro comportando altre spese per tutta la comunità capannorese, “perché come è giusto i lavori effettuati vanno pagati” ma un servizio essenziale come un acquedotto non viene preso in considerazione. Da non dimenticarsi poi l’erba ai lati della ciclabile che ha invaso buona parte della stessa, e la trascuratezza in cui è tenuto il fosso a sud della ciclabile, dal quale sale un’ampia e rigogliosa vegetazione. Quello però che stupisce maggiormente – prosegue l’ex consigliere – è che il nuovo impianto di pubblica illuminazione regolarmente funzionante (si fa per dire, fino a poco tempo fa una parte dell’impianto saltava e qualcuno, doveva rimetterlo in funzione) sembra sia privo di certificato di collaudo, infatti risulterebbe che la ditta esecutrice non abbia rilasciato la dichiarazione di conformità dell’impianto a regola d’arte. Se così fosse senza certificato, siamo sicuri che l’impianto non sia pericoloso anche per quelle poche persone che transitano sulla ciclabile? Se invece i certificati e i collaudi sono presenti, la strada è a norma e l’illuminazione a è a regola dell’arte l’amministrazione sia trasparente non solo a parole ma anche nei fatti, pubblichi i documenti e lo dica chiaramente per la tranquillità di tutti i capannoresi”.

Questi sono, rimangono e rimarranno alcune problematiche di questa strada, un’opera che collega a l’Ospedale San Luca e quando sarà a regime e realizzato il secondo lotto, con il centro di Capannori, con una previsione di spesa di circa 800 mila euro, finanziata per 60% dalla Regione Toscana e per la restante quota dai comuni beneficiari del finanziamento ripartiti per Capannori, Lucca – conclude Marchi – che se proprio questa ciclabile, doveva essere fatta, che vada almeno incontro alle esigenze dei cittadini