Francigena Art Festival, successo per gli eventi

Entrando nell’ultima settimana del Francigena International Arts Festival, è già possibile tracciare un bilancio della manifestazione, giunta alla nona edizione. La rassegna ha presentato dodici eventi che hanno ottenuto grande successo di presenze e gradimento, grazie alla qualità degli interpreti e alle azzeccate scelte musicali che hanno proposto programmi vari e gradevoli.
Come sempre, però, si è ripetuta la magia della grandissima partecipazione di studenti e insegnanti da tutto il mondo, praticamente da tutti e cinque i continenti, per approfondire la propria conoscenza musicale e condividerla di persona con gli altri.
Oltre 300 fra insegnanti e studenti hanno frequentato le varie masterclass, lezioni di altissimo livello, che sono poi sfociate, secondo una formula che gli organizzatori hanno impresso fino da subito all’iniziativa, in concerti a ingresso libero per il pubblico che ha avuto così l’occasione di ammirare grandi esecutori, galvanizzati dalla presenza, al loro fianco, di altri straordinari musicisti.
Da questa esperienza, da quattro anni, è nata la Francigena Chamber Orchestra, ensemble che sta riscuotendo successo ovunque, ben diretta da Rosella Isola, stranamente non troppo valorizzata nella sua città , come meriterebbe, visti gli attestati di stima che riceve ad ogni esibizione.
“Come sempre abbiamo respirato una grande atmosfera che rende complici tutti quelli che amano la musica – sottolineano l’ideatore della manifestazione, il direttore della scuola di musica Accademia Geminiani di Altopascio Marco Lardieri e Rosella Isola, altra anima del Francigena International Arts Festival, di cui è direttore artistico – e lo si è visto dalle grandi esecuzioni che si sono via via ammirate nelle varie tappe. Un successo di partecipazione alle lezioni sempre crescente, con persone che confermano già ora la propria partecipazione all’edizione numero 10, quella del prossimo anno”.
Una manifestazione che, come ha sottolineato qualche amministratore locale, “porta grandi benefici sia economici per la presenza di questo elevato numero di persone nelle nostre zone per settimane, ma anche all’immagine e al turismo culturale tanto invocato”. “Non vogliamo monetizzare tutto, perché la nostra è in primis un’operazione di amore per la musica – continua Lardieri -, ma credo che le amministrazioni comunali dovrebbero avere maggiore attenzione per chi, come noi, fa cultura e promuove il turismo in un modo qualificato. In ogni caso ringrazio le amministrazioni comunali di Altopascio, Capannori, Pescia, Radicofani, Fucecchio che hanno creduto e capito la portata del progetto. Su Lucca preferisco non fare commenti, ma credo che dovrebbe meglio valutare cosa significa e cosa porta il Francigena International Arts Festival”.