Disagi mentali, due esposizioni alla fondazione Lazzareschi di Porcari

19 settembre 2019 | 14:29
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Disagi mentali, due esposizioni alla fondazione Lazzareschi di Porcari

Arrivano alla fondazione Lazzareschi di Porcari due esposizioni: Arte e salute mentale. L’immaginario svelato e la Mostra fotografica di Enzo Cei, dedicata al disagio mentale e alla sua quotidianità, da domani (20 settembre), alle 11,30, al 26 settembre. Si tratta di un’iniziativa che la cooperativa sociale La mano amica di Lucca sta portando sul territorio della provincia all’interno del calendario per segnare i 30 anni di attività in ambito soprattutto di reinserimento lavorativo di persone con problemi psichiatrici.

Gli scatti di Enzo Cei raccontano la vita delle persone con disagio mentale in tre sezioni: Vite, sulla dismissione dell’ex ospedale psichiatrico di Maggiano; Case, sulla nuova residenzialità della Salute mentale; Progetti, con l’inserimento di queste persone nel mondo del lavoro.
La mostra invece, interessa circa 40 opere, alcune già esposte al Museo Athena di Capannori in aprile, agli ospedali Versilia e San Luca e presto all’interno del festival Lucca Jazz Donna. La mostra è allestita con il partenariato delle associazioni NormalMenteArchimede, della fondazione Mario Tobino, della Clinica psichiatrica dell’università di Pisa, dei 40 anni della Legge 180, della Società medico chirurgica lucchese e Alap (associazione lucchese Arte e Psicologia).
Questa finestra si apre su un’arte diversa, realizzata dalle persone con disabilità mentale che frequentano i servizi della cooperativa sociale. Si tratta di quella che nel mondo anglosassone è chiamata outsider art, in Italia ribattezzata ‘arte irregolare’ o ‘art brut’. Tanti nomi per descrivere un’espressione artistica unica, che racconta il mondo interiore di persone con problematiche mentali che hanno avuto modo di esprimersi in laboratori di arte figurative, nei centri diurni e nelle residenze di Lucca e della Versilia e in particolare a La Bricola di Capannori, che è un centro di arte terapia applicata. Le opere sono state selezionate da Nadia Buonamici e Giuliana Batignani, entrambe arte-terapeute della cooperativa. L’azione terapeutico riabilitativa che l’arte terapia porta ai pazienti è notevole: esercita una funzione riabilitativa che fa emergere un talento, con conseguenze molto positive come l’aumento dell’autostima e il senso di acquisizione di un ruolo all’interno della società.
L’ingresso è libero, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.