Nuovo impianto a S. Margherita, comitato in rivolta

Santa Margherita, è rivolta sul nuovo impianto del gruppo Selene. Il comitato Viabilità sostenibile e salvaguardia del territorio attacca il Comune per la vendita dell’immobile al gruppo. “Il Comune di Capannori il 12 marzo, annunciò la vendita di un complesso immobiliare situato in via Scatena a Santa Margherita che aveva messo all’asta. Sì aggiudicò l’immobile una società del gruppo Selene, azienda lucchese fondata nel 1959 che realizza imballaggi flessibili ad uso industriale. Il Sindaco Menesini dichiarò che l’azienda aveva acquistato uno spazio in area idonea da regolamento urbanistico, e che la stessa avrebbe sviluppato una produzione a basso impatto ambientale che mira al riciclo della plastica con una prospettiva di sviluppo futura in Eco-plastica. Il termine basso impatto ambientale risulta a però noi alquanto discutibile e ci sembra una semplificazione poco chiara”.
“Si parlava di inchiostri a base chimica utilizzati per la stampa del polietilene che, per essere tolti, hanno bisogno di particolari processi che utilizzano componenti chimici. Non ci sembrava (e non ci sembra ancora oggi) che questo tipo di attività industriale dovrebbe avere come installazione un’area che risulta a poche decine di metri da complessi abitativi, quando vi sarebbe un area industriale (pip) strutturata proprio per questo. Che dire poi della viabilità che sicuramente dovrà essere realizzata per far pervenire merci e quant’altro alla nuova struttura? Anche qui nessun riferimento e nessuna indicazione. Come Comitato avevamo fatto la proposta di utilizzare l’area per la creazione di alloggi per gli sfrattati dal raddoppio ferroviario, anche qui nessuna risposta. A seguito di questo, nel lontano 18 aprile scorso il nostro comitato, sollecitato da molti cittadini, ha inviato via pec al Comune di Capannori, di Lucca e alla Provincia, una petizione firmata da 344 persone abitanti a Pieve San Paolo, Santa Margherita e Tassignano. Nella missiva veniva chiesto un incontro chiarificatore con l’amministrazione e i tecnici Selene, per cercare di fugare i dubbi e le paure (peraltro legittime) nonché per capire meglio il processo produttivo…ma ad oggi ancora nessuna risposta, mentre invece i lavori sono già iniziati ed il cantiere è in piena attività. Nessuno vuole impedire lo sviluppo ed il progresso, ma se tutto è chiaro, se non vi sono pericoli per la popolazione, perché non incontrare i cittadini e dare tutte le spiegazioni del caso? Vediamo il primo cittadino sempre in prima fila quando c’è da promuovere eventi inaugurazioni e quant’altro, ma sempre assente alla richiesta di civile confronto. Quando si calano queste scelte direttamente sulle teste dei cittadini il confronto sereno e la partecipazione dovrebbero essere l’Abc, invece ancora una volta Capannori c’é ma forse c’è anche qualcos’altro”.