Marchi: “Via di Castello, i cittadini attendono risposte”

E’ polemica a Capannori sul passaggio della via vicinale di Castello a Badia di Cantignano a strada ad uso pubblico. La pratica ferma da tempo è stata rinviata ancora alla fine della passata legislatura e i cittadini restano ancora senza risposte. Lo sottolinea l’ex consigliere comunale Giovanni Marchi che aggiunge che i residenti adesso dovranno aspettare altro tempo con un ulteriore aggravio di costi.
“La richiesta – ricorda Marchi – era stata presentata da alcuni cittadini della zona nel 2016,poggiava su basi concrete, una delibera di giunta 899/86 e della circoscrizione 4, con la quale si disponeva la concessione di un contributo per l’asfaltatura della suddetta via, oltre a sentenze del tribunale di Lucca, ma la richiesta è sempre stata osteggiata, non sappiamo bene il perché dall’amministrazione Menesini. Dopo varie sollecitazioni, istanze, lettere di avvocati e sentenze, che propendevano per l’espressine di un parere da parte dell’ente, la pratica era stata portata in all’attenzione della commissione lavori pubblici, prima di essere iscritta all’ordine del giorno del consiglio comunale il quale avrebbe dovuto deliberare, in maniera positiva o negativa sull’istanza dei cittadini”. “La pratica – prosegue Marchi – assieme ad altre fu iscritta dal presidente all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Questa pratica, doveva essere esaminate e sottoposte al giudizio del Consiglio comunale, per riconoscere la sua qualità di via pubbliche. La giunta Menesini, per non prendere decisioni e quindi per non scontentare nessuno in vista delle elezioni amministrative, decise di rinviare la via Vicinale del Castello a data da destinarsi e far decadere la richiesta dei cittadini che oramai si protraeva da anni”.
“Di fatto – continua Marchi – i cittadini dovranno di nuovo presentare le loro richieste con costi notevoli, tutti a loro carico perdendo altro tempo. La questione delle vie Comunali è una delle più importanti per il nostro territorio comunale. Molti cittadini sono costretti ad invocare la tutela dei loro diritti non solo per la manutenzione delle strade ma anche per poter accedere ai servizi fondamentali come acquedotto, fognature e gas. L’amministrazione ha deliberatamente trascurato – conclude Marchi – questi delicati problemi inseguendo la “ fiaba “ della Città Capannori e dimenticando le esigenze di un territorio che attende ancora le risposte fondamentali ai bisogni quotidiani ed essenziali dei cittadini, facendo di conseguenza fare hai propri amministrati che aspettano da anni una risposta, ricorso al Tribunale Amministrativo della Toscana per veder tutelati propri diritti”.