





Una festa con genitori e bambini per celebrare al meglio una piccola rivoluzione del servizio mensa di Altopascio. Questa mattina (16 novembre) la comunità altopascese ha accolto a braccia aperte il ritorno delle cucine nelle scuole comunali. Una svolta storica: dallo scorso lunedì (11 novembre), infatti, i pasti degli studenti non sono più confezionati a Monsummano Terme, ma preparati direttamente all’interno delle scuole, nelle cucine ricavate nella primaria di Altopascio e nell’infanzia di Marginone. I due centri serviranno tutti gli istituti del comune e il centro anziani, garantendo piatti freschi, espressi, realizzati con prodotti a chilometri zero e, quindi, qualitativamente migliori.
Un progetto da 120mila euro, frutto di un vero e proprio lavoro di squadra. Un investimento importante quello dell’amministrazione di Altopascio, che ha riguardato l’adeguamento e il riadattamento delle cucine. Saranno ancora gli operatori della Cirfood a preparare i pasti, ma lo faranno direttamente sul posto, a pochi metri di distanza dalla destinazione finale, ovvero le mense dei più piccoli cittadini altopascesi.
Il progetto è stato inaugurato questa mattina alla scuola primaria in piazzale Dante Alighieri. Al taglio del nastro presenti il sindaco Sara D’Ambrosio, l’assessore regionale Marco Remaschi, l’assessore alla scuola Ilaria Sorini, il dirigente scolastico Dario Salti, Luca Cima di Cirfood. Presentianche gli assessori Adamo La Vigna, Martina Cagliari, Daniel Toci e Alessandro Remaschi, i consiglieri comunali Francesco Marzano e Fabio Coppolella, i dipendenti della CirFood, le famiglie altopascesi, con tanti bambini al seguito, il coordinatore dei servizi educativi di Altopascio, Gian Marco Bertozzi.
Altopascio investe sul futuro: “La scuola è al centro – afferma Sara D’Ambrosio -, questo lo diciamo sempre. È uno dei punti fermi del nostro mandato che proseguirà nei prossimi due anni. Scuola al centro non significa soltanto l’edilizia scolastica, non è solo quello che si vede: è anche quello che c’è dentro. In questi anni abbiamo fatto alcuni passi che ci portano qua oggi ad un momento importante per la scuola del nostro territorio. I ragazzi sono il futuro non solo per Altopascio, ma per tutto il nostro Paese. Investire sulla scuola equivale ad investire sul domani. Questo è un intervento che porta maggiore qualità e vicinanza, che va in controtendenza alle scelte degli altri comuni. L’obiettivo è sempre uno: far sì che la scuola sia un posto in cui ci sente a casa”.
“Questa è una scelta politica importante – commenta Remaschi -, che permette ai nostri ragazzi di mangiare bene. Una scelta sana, che privilegia la qualità dei pasti. In consiglio regionale abbiamo approvato una legge nuova che riguarda la mensa a chilometro zero: non solo la vicinanza della cucina, ma vogliamo fare in modo che ci sia una presenza sempre maggiore di cibo certificato toscano. Il tutto per valorizzare le nostre aziende. Educare al gusto e alla provenienza dei prodotti è un momento di formazione per i ragazzi. Siamo molto felici per l’inizio di questo percorso, sono molto orgoglioso”.
Quando il pranzo fa rima con educazione: “Il progetto è partito lo scorso sono attive le cucine interne –le parole di Ilaria Sorini -, con molto beneficio anche per il gusto dei pasti che vengono cucinati sul momento. Un investimento molto importante di oltre 100mila euro, con un lavoro andato avanti da alcuni e mesi e che ha visto coinvolto l’ufficio tecnico e l’ufficio scuola, che ringrazio pubblicamente per il gran lavoro svolto. Vogliamo lasciare qualcosa ai nostri ragazzi: il pranzo non è solo un momento di stacco tra una lezione e l’altra, bensì un momento educativo a tutti gli effetti. È giusto che i ragazzi ritrovino un ambiente di familiarità e che recuperino il piacere di gustarsi il tempo, che a noi adulti abbiamo perso. Un intervento importante per il futuro che non va ad influire sulle tariffe della mensa, che resteranno invariate”.
“Questa è una giornata importante per me e per tutto l’istituto – commenta Dario Salti -: dopo parecchi anni abbiamo nuovamente le cucine attive. Non è una cosa da poco: si parla tanto del cibo a chilometro zero e, grazie all’intervento del Comune, in tutto il comune avremo pasti consegnati in tempi rapidi e massimo a chilometro 2 o 3. Dal punto di vista del gusto il pasto è migliorato, diamo ai nostri bambini un cibo di maggiore qualità. Anche questa è educazione. Un progetto che si coniuga ad un altro molto importante: quello della mensa in classe, che quest’anno è stato incrementato. Il tutto per la crescita dei nostri figli”.
Dal pane di Altopascio al reparto ortofrutticolo di Pisa: i prodotti serviti saranno toscani. “Nei giorni di rientro verranno prodotti circa 600 pasti ad Altopascio – le parole di Luca Cima di Cirfood -, che poi verranno trasportati alle altre strutture. I prodotti, che oggi abbiamo esposto, sono di primaria qualità e di provenienza in gran parte della regione Toscana. Attenzione a qualità e territorio: il pane e la schiacciata sono di Altopascio. Pasti che verranno cucinati sempre sul momento”.
Al termine del taglio del nastro ai tanti genitori presenti è stato offerto un pranzo a buffet con gli stessi piatti e gli stessi prodotti che vengono utilizzati quotidianamente nelle mense.
Claudio Tanteri