Riciclo pannolini, al via il progetto sperimentale di Ascit
Un progetto sperimentale per ridurre la percentuale di rifiuto indifferenziato. E’ il frutto della collaboraziane tra Ascit e Contarina spa, l’azienda che si occupa dei servizi ambientali in provincia di Treviso, con la partecipazione scuola superiore Sant’Anna nell’ambito del master Geca. Questa partership ha infatti consentito, dopo un lungo lavoro di analisi di dati e pianificazioni, di sviluppare un progetto volto alla riduzione del rifiuto indifferenziato soprattutto considerando che su tutti i comuni serviti da Ascit, una delle frazioni più importanti all’interno del non riciclabile è costituita dai pannolini e dai pannoloni.
Questa collaborazione con Contarina, che possiede in Veneto un impianto sperimentale di trattamento dove questa tipologia di materiali viene avviata a riciclo, all’interno del laboratorio sviluppato con gli studenti della scuola superiore Sant’Anna, nel 2018 ha prodotto un nuovo obiettivo. L’elaborazione di un vero e proprio progetto sperimentale che, dopo i dovuti passaggi istituzionali con la Regione Toscana e con la Regione Veneto, oggi può dirsi ai blocchi di partenza, con il primo carico che, dalla raccolta porta a porta di Ascit, verrà destinato all’impianto di Contarina, dove dai pannolini e dai pannolini verranno recuperati cellulosa, plastica e materiali assorbenti. Dai rilievi effettuati, si stima che, in alcuni comuni, la riduzione del rifiuto indifferenziato toccherà punte del 33 per cento. Il nullaosta, arrivato proprio in questi giorni, segna l’inizio di un nuovo percorso che potrebbe, in futuro, diventare parte integrante del sistema di gestione dei rifiuti prodotti sul territorio.
“Da questo nuovo progetto, Ascit si aspetta grandi risultati con un incremento dei valori di raccolta differenziata, un minor impatto di emissioni e un primo traguardo raggiunto che segna anche un nuovo inizio, perfettamente in linea con la mission aziendale – afferma il presidente Maurizio Gatti –. Qualora l’iter si riveli sostenibile da tutti i punti di vista, infatti, la nostra idea sarà quella di rendere il processo strutturale, con l’obiettivo di recuperare quantità di materiali sempre maggiori che attualmente vengono trattati come indifferenziato. La svolta in termini di rispetto ambientale e di valorizzazione del rifiuto sarebbe apprezzabile, nell’ambito di una nuova grande sfida cercata e auspicata”.