Paolo Bargelli in mostra a ‘La magione del Tau’
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Saranno in esposizione da domenica (1 dicembre) a sabato 4 gennaio a La Magione del Tau in piazza Ricasoli 7 ad Altopascio le opere che compongono la mostra In(quiete) – varia umanità a confronto di Paolo Bargelli.
Inquiete sono le figure e i volti che occhieggiano dalle tele dei lavori di Paolo Bargelli. Inquietanti le loro espressioni, le pose, i ghigni, gli urli e le grida mute che, nell’immaginario dell’osservatore, insorgono forti e prorompenti; inquieti sono anche i colori utilizzati, i tratti e i contorni che li definiscono. Contorni insoliti e improbabili di profili deformati dalla rabbia, dalla prepotenza, dall’ira e dalla aggressività che ormai travolge il mondo; un parterre di varia umanità che irrompe nella quotidianità dell’uomo comune e tranquillo alterandone la serenità e la pace interiore.
Attraverso queste estreme rappresentazioni Bargelli riesce ad essere in pace, “in quiete” con se stesso e con quello strano essere umano che spesso trascende al ruolo di bestia manifestando il suo lato più oscuro e animalesco.
Questo è quanto vuole comunicare e raccontare l’artista, ed è proprio in questo estremo rappresentare che lui cerca, anche per chi osserva le sue opere, quella interiore serenità spesso persa e altre volte dimenticata.
La visione della sua “umanità” non deve essere intesa come eccezione negativa, ma quale monito e insegnamento, affinché la quiete pervada e rassicuri il visitatore; ed è con spirito positivo e costruttivo che deve essere osservata e visitata questa mostra dove è facile riconoscere quel mondo che giornalmente avvolge e spesso condiziona le azioni.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 17 all’una.
Paolo Bargelli nasce a Livorno nel 1978. Da anni vive e lavora a Tirrenia in provincia di Pisa. Già da piccolo manifesta una particolare predisposizione per il disegno e la rappresentazione grafica in ogni sua eccezione, al punto che i genitori stimolano la sua passione facendogli disegnare, oltre le rappresentazioni fantasiose dell’età, i modellini di auto collezionati dal padre. Alla scuola media, grazie anche al contributo di ottimi e sensibili insegnanti, sviluppa e matura la sua passione artistica; in seguito sceglie di frequentare l’istituto d’arte di Pisa, dove si fa notare per il suo tratto grafico deciso, maturo e fortemente espressivo nonostante la giovane età. Scelte non proprio in linea con la sua primaria passione lo allontanano temporaneamente dalla pittura, che resta latente e non praticata per qualche anno. Completato il ciclo di studi all’istituto d’arte, ritorna in modo prepotente ed autonomo alla pittura e in modo particolare alla grafica, sua grande e primaria passione. Da quel momento in poi non ha mai smesso di disegnare e dipingere e in modo esponenziale ha dato vita a quel grande circo di personaggi e figure allegoriche e grottesche che popolano il suo universo pittorico.