L’Italia ‘su due ruote’ in mostra alla Fondazione Lazzareschi
Nei primi decenni del ‘900 l’Italia è quella contadina, dei senzatetto e degli affamati e la bicicletta, spesso, rappresenta l’unico mezzo che consente di vivere dignitosamente. Dei veri e propri ‘negozi viaggianti’, i curiosi mezzi della collezione Gli amici delle due ruote, faranno bella mostra di sé nella mostra Le biciclette da lavoro, l’Italia su due ruote tra gli anni ’30 e ‘60, curata dall’architetto Claudio Cammarata, da sabato (30 novembre) al 20 gennaio, con ingresso libero. Oltre venti gli esemplari in mostra.
Dall’arrotino al falegname, dal barbiere alla sarta, il parroco, il medico condotto, il teatrino delle marionette, il fotografo e tanti altri ‘mestieri’ che raccontano dell’intraprendenza di uomini che, in un contesto sociale ed economico di affanni e privazioni, hanno difeso la propria dignità con ingegno e grande fatica. Il suggestivo percorso espositivo è arricchito da foto d’epoca in bianco e nero dell’Archivio fotografico Lucchese e dell’archivio fotografico Nadir di Porcari. L’inaugurazione è prevista alle 16 di sabato (30 novembre) e per l’occasione il Less Jazz Quartet, accompagnato da ballerini professionisti, si esibirà dal vivo con musica jazz e blues di quel periodo storico, proponendo i brani più famosi dell’epoca. Domenica (1 dicembre) alle 16 Abiti e biciclette d’epoca con le modelle del negozio B-52’s Vintage & new di Lucca, che già dalla mattina sarà presente in piazza con un suo stand. In piazza Orsi, sia sabato che tutta la giornata di domenica, a partire dalle 10 e fino a tardo pomeriggio, la Festa della cioccolata e della dolcetteria, con stand ed espositori di prodotti al cioccolato, dolciumi, mercatini artigianali e tanto altro. Per i bambini (ma solo la giornata di domenica) i coloratissimi laboratori di carta e della Lego e tantissime altre sorprese che ci introdurranno nella magica atmosfera del Natale. Orari mostra: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Sabato e domenica dalle 16 alle19. Chiuso 25, 26 e 31 dicembre, 1 gennaio. Ingresso libero.