Opposizione: “Villa Basilica nel mirino della Corte dei Conti”
Anche i conti del Comune di Villa Basilica, come già successo a molti enti della provincia, nel mirino della magistratura contabile. A renderlo noto sono i consiglieri di opposizione Marco Ansaldi, Gianluca Flosi ed Eleonora Sabbatini.
“Nell’adunanza del 3 ottobre 2019 – dicono – la sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti delibera che dal controllo svolto su i rendiconti degli esercizi 2015 e 2016 del comune di Villa Basilica emergono criticità e irregolarità gravi, che danno luogo a specifica pronuncia di accertamento. In particolare, dall’esame delle informazioni desunte dalle risposte al questionario sul rendiconto 2016, si è reso possibile valutare il peso che complessivamente grava sul bilancio corrente a seguito delle operazioni di indebitamento. Nel caso specifico, se si considera l’intera rata dei prestiti che l’ente annualmente è tenuto a rimborsare, si ottiene una percentuale di incidenza sulle entrate correnti pari al 20,76”.
“Tale rapporto percentuale – proseguono i consiglieri – che è superiore al livello considerato critico dalla sezione, indica una eccessiva rigidità strutturale del bilancio dell’ente; fenomeno questo da considerarsi grave in quanto costituisce un pregiudizio per gli equilibri di bilancio e la stabilità finanziaria dell’ente nel lungo periodo. Il controllo della sezione, a norma del articolo 148-bis del Tuel, in presenza di gravi irregolarità contabili legate al mancato rispetto della normativa , dei criteri e delle regole contabili, si conclude con l’adozione di “specifiche pronunce di accertamento”, indirizzate all’organo elettivo e all’organo di vertice dell’ente”.
“L’ente infatti – commentano dall’opposizione – deve ancora rimborsare prestiti per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro, comprendenti mutui accesi a vario titolo, incluso quello per la costruzione della centralina idroelettrica del Buoso che fu venduta a privati per ripianare parte dell’ammanco in bilancio (di circa 2 milioni e 400 mila euro) dovuto alla scelta sbagliata dell’amministrazione Ballini di iscrivere nella parte corrente del bilancio i crediti di dubbia esigibilità inerenti le royalty del gas metano non più dovute, in seguito alla liberalizzazione del mercato dell’energia”.
Dopo la segnalazione della Corte dei Conti ora si attendono le determinazioni del Comune per rispondere alle eccezioni sollevate e per riallineare il bilancio alle richieste contenute nel documento.