Capannori, cibo avanzato dalle mense scolastiche donato ai bisognosi

Il progetto, dal titolo “Pani e pesci va a scuola”, nello scorso anno scolastico ha fornito 5.300 pasti
Recuperare il cibo avanzato nelle mense scolastiche e distribuirlo alle persone bisognose. Questo l’importante obiettivo del progetto Pani e pesci va a scuola promosso da Comune di Capannori, Caritas diocesana in collaborazione con Cir Food e Usl Toscana Nord Ovest che torna anche per l’anno scolastico in corso. Grazie a questa iniziativa le confezioni dei pasti in esubero ancora sigillate contenenti le porzioni di pasto per i bambini verranno inviate a due mense gestite dalla Caritas: la mensa di solidarietà di via dei Fossi a Lucca e la mensa serale di Vicopelago.
Le scuole coinvolte nel progetto sono dieci: le primarie di Guamo, Massa Macinaia, Capannori, Camigliano, Segromigno in Monte, Lammari e Marlia e le scuole dell’infanzia di Capannori, Lammari, Camigliano. Il funzionamento dell’iniziativa è semplice: al termine della giornata alcuni volontari provvederanno al ritiro dei cibi cotti e crudi, ancora non utilizzati, come verdure, formaggi e salumi e del pane. Le vaschette saranno etichettate con i dati relativi alla data di produzione, tipologia di prodotto, modalità di conservazione e riattivazione e con l’indicazione della data di scadenza e saranno poi caricate su furgoni e portate nelle mense di solidarietà.
Positivo il bilancio del progetto di solidarietà per lo scorso anno scolastico. I pasti recuperati in 10 scuole nel periodo novembre 2018-giugno 2019 sono stati infatti circa 5.300.
“Un progetto importante che consente di destinare a fini sociali il cibo non utilizzato nelle mense scolastiche che altrimenti andrebbe gettato e che esercita quindi anche una funzione anti spreco alimentare – sottolinea il vice sindaco Matteo Francesconi –. Un’azione di solidarietà, sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale che vuole supportare l’attività delle mense cui si rivolgono persone in difficoltà. I risultati sono positivi e per questo insieme a Caritas vorremmo potenziare il progetto sia aumentando il numero delle scuole coinvolte, sia promuovendo attività di sensibilizzazione e animazione nelle scuole sul tema dello spreco alimentare. Ringrazio le scuole e gli altri partner che contribuiscono alla realizzazione di questo progetto”.
Entro l’anno scolastico in corso nelle scuole primarie aderenti al progetto saranno realizzate alcune giornate laboratoriali di animazione volte a sensibilizzare gli alunni sullo spreco alimentare durante le quali sarà loro raccontato il progetto, stimolata l’attenzione al consumo e date informazioni anche sotto forma di gioco su come può essere riutilizzato il cibo non consumato.