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Lascia in eredità alla Misericordia di Lucca una villa storica in collina

18 dicembre 2019 | 16:14
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Lascia in eredità alla Misericordia di Lucca una villa storica in collina

Il proprietario, noto commerciante, l’ha donata all’associazione per utilizzarla a scopi sociali

Una villa, la cui fondazione risale al 1600, donata da un benefattore alla Misericordia di Lucca. Un antico casolare immerso nelle colline di Segromigno in Monte, lasciato alla confraternita da Giovanni Petrini, noto commerciante della zona che nel suo testamento ha sottoscritto l’importante lascito, con la clausola che quell’immobile di pregio – di un valore non irrilevante sul mercato – fosse destinato ad attività sociali gestite dalla stessa Misericordia.

Una sorpresa per l’associazione di volontariato che è venuta ad apprendere solo da pochi mesi della cospicua eredità. Negli ultimi giorni, la Confraternita ne è venuta in possesso e si sta già valutando che uso farne.

I vertici della Misericordia, tuttavia, hanno già qualche idea in cantiere, come spiega il direttore generale Sergio Mura: “Siamo appena agli inizi delle nostre valutazioni – sottolinea – ma pensiamo, anche valutando le necessità del territorio, che il co-housing sia il progetto più facilmente attivabile nella struttura, dove potrebbero essere ospitate fino ad un massimo di 10 persone, in un contesto straordinario”.

Ovviamente, ci vorrà del tempo. E serviranno anche i fondi necessari, che, si spera, potranno arrivare da benefattori che annualmente contribuiscono alle attività della Misericordia.

Petrini, scomparso alcuni mesi fa all’età di 83 anni, senza figli, ha deciso di destinare una delle sue proprietà ad un fine lodevole: creare un luogo per assistere i bisognosi o chi non ha una casa.

La Misericordia, venuta in possesso del patrimonio, ha deciso con convinzione di abbracciare quella inaspettata volontà. Commerciante nel settore del bestiame, Petrini era molto conosciuto a Lucca e nella Piana. La sua scomparsa a più di 80 anni, senza figli e eredi diretti, deve averlo convinto a includere la Misericordia nel suo testamento.

Sull’immobile, chiaramente, dovranno essere svolti importanti lavori: “Ci attiveremo per reperire i fondi necessari – spiega Mura -, che speriamo possano arrivare dalle contribuzioni. Per il futuro si potrà pensare anche ad altri progetti nella villa, magari coinvolgendo anche altre istituzioni o enti locali”.