Da Porcari alla tv, Lorenzo balla sulla cresta dell’onda
L’ex operaio partito da Emozione Danza è oggi ballerino, insegnante e coreografo professionista di Hip-Hop.
Era il 1983 quando la protagonista indiscussa delle sale cinematografiche era Alex Owen, l’operaia saldatrice diciottenne che realizzò il suo sogno: diventare una ballerina. Oggi, invece, tocca a Lorenzo.
Riconosciuto ormai a livello internazionale, Lorenzo Trix Sorice, classe 1996, prima operaio, è adesso ballerino televisivo, insegnate e uno tra i primi coreografi a livello italiano di Popping e Hip Hop per gare.
La sua favola comincia a Porcari, alla scuola Emozione Danza, dove è attualmente insegnante all‘Academy of Excellence di Hip Hop. Proprio tre dei suoi ragazzi, lunedì (23 dicembre), parteciperanno ad una gara con sede a Parigi.
Stamani (19 dicembre), a Emozione Danza, Lorenzo ha raccontato il suo percorso e i sui progetti futuri, affiancato da Mattia Capozzi e Fabio Marcucci, che da sempre lo guidano con passione e dedizione.
“Ho iniziato a studiare danza più tardi rispetto alla media – racconta -: avevo già 15 anni. Nel frattempo studiavo all’Enrico Fermi di Lucca. Dopo il diploma, ho iniziato a lavorare come operaio e la sera, a fine turno, venivo qui a Emozione Danza ad allenarmi. Mi sono lasciato guidare da questa passione e per anni ho continuato a frequentare l’Accademia nazionale di danza hip hop del mio paese (Porcari) per sport, finché sono diventato ballerino professionista e insegnante. Da qui, dopo un percorso di crew e freestyle sono arrivato alla tv e ai palcoscenici nazionali”.
Lorenzo è infatti stato quattro anni fa uno tra i ballerini del talent show Amici di Maria De Filippi e presenza ufficiale del programma Adrian di Adriano Celentano. Nel suo curriculum anche il debutto nella trasmissione Musicdi Paolo Bonolis e, sempre su Canale 5, nel fashion show Made in Italy the musical di Bill Goodson, con Iva Zanicchi, Bianca Atzei, Alex Belli e Jonathan Kashanian. Varie presenze anche talk show Domenica Live di Barbara D’Urso. Inoltre è stato anche testimonial di alcuni brand come Ferreroe Tim.

Senza fatica però, non c’è successo, come spiega Lorenzo: “Lavorare in televisione non è sempre facile. Spesso le chiamate arrivano all’ultimo minuto e si pretende tempestività, disponibilità. Si lavora tantissimo su coreografie che magari, per scelte di produzione, vengono modificate o tagliate all’ultimo momento. Bisogna avere grande memoria, velocità di apprendimento, sapersi adattare e non è sempre così facile reggere tutta la tensione. Tutto quello che si vede a casa sullo schermo non sempre corrisponde alla realtà. La passione per la danza mi ha, però, insieme alla mia tenacia e determinazione, sempre e comunque portato a guardare avanti“.
Forte e attivo per Lorenzo è il legame con la scuola da cui tutto è iniziato, Emozione Danza: “Un luogo – dice – dove mi sento a casa e che non finirò mai di ringraziare“. Lorenzo infatti parallelamente alla tv, continuerà l’insegnamento nella scuola e annuncia anche, per il 12 gennaio, l’apertura, con un socio, di un’accademia a Livorno, che si concentrerà solo sul genere freestyle.
“La danza è l’arte che ha meno visibilità di tutte – dicono Mattia Capozzi e Fabio Marcucci che da sempre guidano Lorenzo -. Emergere è molto difficile. Lui è arrivato sul piccolo schermo e per noi è una soddisfazione. La sua storia è un po’ anche la nostra storia e quella di Emozione Danza”.
Lorenzo è anche coreografo, tra i migliori in Italia nel suo genere: “Per montare una coreografia – racconta – parto dal brano ‘giusto’ e poi monto i passi. Se la musicalità non calza a pennello, modifico le tracce e le rendo uniche e adattabili”.
Per il nuovo anno alle porte, prevista la partecipazione al nuovo programma di Paolo Bonolis un’altra ambizione: “Vorrei entrare a far parte – dice – di una compagnia teatrale e sto già prendendo contatti per le audizioni e vorrei anche dire a tutti quelli che hanno questa passione di provarci. Io ho fatto il provino ad Amici quasi ‘per gioco’, giusto per mettermi alla prova su un palcoscenico più grande e da lì, inaspettatamente mi si sono aperte tantissime porte e posso dire di vivere e lavorare per il mio sogno“.