Risposte alle interrogazioni, Petrini (Fdi) “boccia” l’amministrazione

Il consigliere comunale: “Ancora si continua a non rispettare i tempi per le risposte”
“Non è bastato rivolgersi al prefetto per avere risposte dall’amministrazione Menesini. Dopo le prime e imbarazzanti risposte – come quella dell’assessore Del Carlo circa i lavori al Pala Piaggia – la giunta in carica è infatti tornata al solito atteggiamento, non rispettando i tempi previsti dal regolamento del consiglio comunale circa le interrogazioni”. Ad affermarlo è il consigliere comunale in quota Fdi Matteo Petrini.
“Il 30 ottobre scorso, infatti – prosegue – abbiamo protocollato come Fratelli d’Italia un atto nel quale si chiedeva all’amministrazione di fare chiarezza circa lo stato e le condizioni statiche e di manutenzione degli edifici pubblici e scolastici di proprietà comunale. Abbiamo inoltre chiesto se fosse attivo un monitoraggio costante sullo stato di sicurezza di tali strutture e se queste fossero in possesso di una serie di certificazioni previste dall’articolo 18 comma 3 del decreto legislativo 81/2008 (tra le quali, ad esempio, il certificato di agibilità, i pareri di conformità anti-incendio, la dichiarazione di conformità degli impianti elettrici e di riscaldamento, il rischio amianto etc.)”.
“La risposta a tale interrogazione – aggiunge – risulterebbe ancor più importante in seguito ai recenti lavori di somma urgenza che hanno interessato le scuole di Camigliano e Lammari, resosi necessari in seguito a importanti infiltrazioni d’acqua che, nel caso di Camigliano, hanno costretto il responsabile del plesso scolastico a chiudere tre aule. Per non parlare dell’ormai triste vicenda del Pala Piaggia, dove i lavori per porre rimedio alle infiltrazioni del tetto della palestra non sono mai iniziati. Anche per quanto riguarda le palestre – prosegue Petrini – sempre in data 30 ottobre avevamo protocollato un’interrogazione con la quale chiedevamo lo stato di queste, in funzione delle caratteristiche degli spazi per l’educazione fisica e sportiva previste dal Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975″.
“Nonostante queste criticità, quindi, l’amministrazione guidata dal Partito Democratico si guarda bene dal fornirci le risposte richieste e, a distanza di tre mesi, tutto tace a dispetto di quanto previsto da regolamento. Regolamento che – prosegue Petrini -, invece, viene seguito alla lettera quando si tratta di voler terminare forzatamente il consiglio a un orario stabilito, rischiando in questo modo di inficiare i lavori dell’assise. Per non parlare di quanto promesso – all’interno delle poche interrogazioni che hanno ricevuto risposta – e mai mantenuto. Chiediamo al sindaco Menesini e al presidente del consiglio se questa è la modalità con il quale intendono amministrare il comune – conclude Petrini – e rapportarsi con il consiglio comunale. Modalità Pd, verrebbe da dire. Ma che noi rifiutiamo”.