Avis Altopascio, boom di donazioni nel 2019

Ben 273 donatori di sangue e plasma: +30% rispetto al 2018
Un anno in crescita all’insegna della solidarietà. Così si può riassumere il 2019 di Avis Altopascio, associazione di volontariato nata poco più di tre anni fa. L’anno appena trascorso ha visto un boom di donazioni di sangue e plasma, arrivate a quota 273. Un numero importante, che certifica un aumento delle donazioni di circa il 30 per cento rispetto al 2018.
Un 2019 ricco di eventi ed iniziative, in cui il gruppo Avis altopascese è stato impegnato sul territorio con l’obiettivo di far crescere la cultura della solidarietà. Un percorso che parte dai più piccoli: dopo il successo dello scorso anno, nel 2020 si terrà la terza edizione del Cartoon School, un progetto innovativo di coinvolgimento delle scuole. Gli studenti saranno nuovamente i protagonisti dell’iniziativa, che porterà alla realizzazione di un cartone animato proprio sul tema della solidarietà.
Non solo il mondo della scuola, Avis Altopascio ha stretto collaborazioni con diverse associazioni del territorio. Tra queste ci sono il comitato paesano di Badia Pozzeveri, l’Aism, Natura Di Mezzo, Nuovo Baket Altopascio, l’Accademia Geminiani e l’Associazione Nuoto Lucca Capannori, che lo scorso 15 dicembre ha organizzato il primo meeting dedicato alla memoria di Andrea Marmugi. Una giornata tra sport e solidarietà, in cui anche Avis Altopascio ha dimostrato la propria vicinanza alla giovane mamma Asya e alla piccola figlia Sofia.
Nel 2020 Avis Altopascio vuole continuare a crescere: “Il nostro obiettivo – le parole del presidente Nicola Calandriello – è quello di consolidare il rapporto con le varie associazioni sportive, del tempo libero e culturali del territorio. Vogliamo costruire una cultura della solidarietà, l’unico percorso possibile per dare risposte efficaci a chi ha bisogno di cure. Nelle nostre attività, la scuola sarà ancora al primo posto: riteniamo che sia molto importante investire sui giovani, sulle nuove generazioni. Il messaggio di solidarietà deve partire da loro”.