Comitati ambientali della Piana contro Porcari: “Continua la cementificazione”

15 febbraio 2020 | 14:56
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Comitati ambientali della Piana contro Porcari: “Continua la cementificazione”

Sotto accusa l’ok ad un nuovo magazzino per una multinazionale del cartario

Un nuovo intervento di ampliamento di un’azienda a Porcari. I comitati ambientali della Piana, per bocca di Liano Picchi, tornano ad alzare la voce.

“Al ritmo di decine di migliaia di metri quadrati per volta – dice Picchi – l’amministrazione di Porcari sta ultimando il triste compito di ricoprire di uno strato di cemento l’intera parte centrale della Piana. Non contenti di aver appena concesso il raddoppio della multinazionale Ds Smith, senza un solo posto di lavoro in cambio, ora si apprestano a concedere un nuovo magazzino ad un’altra multinazionale del cartario“.

“Questa volta però – prosegue la nota – il sindaco Fornaciari esulta perché in cambio della nuova concessione l’azienda piantumerà un intero bosco che, a suo dire, compenserà l’impatto ambientale per la nuova costruzione. Con toni entusiastici ci racconta di quanto siano utili gli alberi a mitigare le emissioni di gas serra, dimenticando però che l’amministrazioni che si sono avvicendate nel suo Comune sono state tra quelle che più ne hanno abbattuto per far posto al cemento.  Ora però con lui tutto cambia e boschi di centinaia di nuovi alberi nasceranno a fianco dei nuovi capannoni”.

A riportarci alla triste realtà restano i numeri – conclude Picchi – La colata di cemento è di 12mila metri quadri e il grande bosco in cambio un misero campicello di 3mila metri quadri, appena un quarto della nuova area edificabile concessa.  Per rendere visivamente poi a chi non ha molta praticità agraria, diremo che 3mila metri quadri rappresentano meno della metà di un campo di calcio e in considerazione della distanza da rispettare dai confini e l’un l’altro il numero di alberi qui piantumabili non arriva neppure a cento”.

“Signor sindaco – concludono i comitati ambientali – continui pure a cementificare quel po’ di terreno rimasto libero, ma ci risparmi le lezioni di ecologia decisamente fuori luogo”.