Villa Reale, aprono al pubblico le sale ottocentesche

28 febbraio 2020 | 15:50
Share0
Villa Reale, aprono al pubblico le sale ottocentesche
Villa Reale, aprono al pubblico le sale ottocentesche
Villa Reale, aprono al pubblico le sale ottocentesche

Da domenica (1 marzo) sarà possibile visitare il parco e la dimora napoleonica dopo il restauro

Dall’idea di aprire un bed and breakfast in Italia a un investimento in grado di restituire al pubblico i lussuosi appartamenti ottocenteschi di Elisa Bonaparte a Villa Reale. E’ questa la meravigliosa risposta di Eric a un semplice “I love it” pronunciato dalla moglie, incantata dalla dimora di Marlia che ha permesso di sottrarre un gioiello all’abbandono. Un cantiere di restauro unico nel suo genere in una delle più sorprendenti residenze storiche del Paese. Complesso architettonico e paesaggistico che per la prima volta da domenica (1 marzo) apre al pubblico gli appartamenti di Elisa, undici lussuose stanze ristrutturate, fino ad ora appannaggio di pochi. Dopo lunghi momenti di abbandono la villa e il suo parco oggi sono quindi pronti a rifiorire, a fare da scenario a eventi territoriali e a mostrare a tutti i tesori nascosti del periodo napoleonico.

“Esattamente sette anni fa io e mia moglie siamo venuti in Toscana con l’idea di aprire un bed and breakfast e ci siamo ritrovati la dimora della sorella di Napoleone tra le mani – racconta ironizzando il proprietario svizzero durante la cerimonia di inaugurazione di questa mattina (28 febbraio) -. Grazie a una squadra fantastica che in questo tempo ha lavorato e continua a lavorare al restauro del parco e degli appartamenti, oggi siamo qui per aprire le porte della villa e dare la possibilità a tutti di godere di questa bellezza”.

Dal 2015 è stata infatti intrapresa un’operazione senza precedenti che in tempi record ha permesso il restauro degli interni, dei mobili, dipinti e affreschi della dimora vacanziera di Elisa Bonaparte. Oltre alla struttura sono stati messi in condizioni di eccellenza anche i 16 ettari del parco monumentale che circonda la villa.

“Questo non sarebbe stato possibile se un investitore europeo non si fosse preso cura della villa per restituirla nella sua bellezza alla comunità – commenta soddisfatto il sindaco di Capannori Luca Menesini -. Tutti oggi possiamo ammirare la qualità del restauro e del lavoro che in questi anni, grazie alla sinergia tra pubblico e privato, ha riportato questa dimora alla sua bellezza ottocentesca. Un percorso che mi auguro possa essere intrapreso anche per altri gioielli del territorio”.

Nel corso dell’anno Villa Reale accoglierà molti eventi culturali grazie alle collaborazione con Lucca classica music festival, Le rinascenze e la mostra delle antiche camelie della lucchesia, quest’ultima proprio a partire dal mese di marzo.

“Tutti abbiamo messo il cuore nel ricostruire il periodo napoleonico sul territorio, dalla dimora istituzionale di palazzo Ducale alla residenza meno ufficiale di Villa Reale – interviene la rappresentante territoriale della Soprintendenza Ilaria Boncompagni – Un’atmosfera di vacanza che si respira ancora oggi nelle stanze dove Elisa Baciocchi si dedicava alla musica, alla festa e allo svago. I proprietari hanno capito l’essenza di questo luogo e reso possibile questo che è solo il primo traguardo di un lavoro incessante che continua dietro le quinte”.

“Un percorso ancora incompleto – sottolinea l’architetto Luca Borgogni – ma che oggi ripaga dell’immenso lavoro svolto fino ad adesso. Le sale aperte sono una sintesi del restauro, eseguito grazie al ritrovamento del progetto originale di Elisa”. “Siamo partiti dalla sala da ballo, lavorando con le pitture murali, gli stucchi e le tele, tutto grazie a un team di esperti attento ai minimi dettagli”, aggiunge il restauratore Gianpaolo Giuliani. Sono 15 i cantieri aperti dal 2015 e tuttora in corso per una superficie complessiva di 6mila metri quadri, con oltre 100 professionisti coinvolti.

L’allestimento del museo e i testi dell’audioguida sono stati curati dall’associazione Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana. “Questa residenza si presenta come un unicum nel patrimonio napoleonico per il suo stato di conservazione – precisa la rappresentante Roberta Martinelli -. Abbiamo messo a disposizione le nostre competenze per cercare di illustrare come si viveva in questa villa nell’ottocento”. Inoltre, grazie alla start up lucchese Tebikii, la villa si è dotata di un’applicazione che permette di semplificare la fruizione dei monumenti storici interni al parco della dimora. La villa e il parco saranno aperti al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 18. Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito www.villarealedimarlia.it/le-visite.

In allegato gli appuntamenti: Calendario eventi 2020 Villa Reale di Marlia