Spesa sospesa, al via a Capannori la raccolta di beni alimentari fuori dalle attività

Tra i primi ad aderire il centro commerciale Masini, Enofood Il Davo, minimarket Sigma e la Cooperativa agricola e di consumo
Spesa sospesa. Così si chiama l’iniziativa di solidarietà allestita dal Comune di Capannori e dalla Protezione civile con l’aiuto della Caritas per coordinare le donazioni dei cittadini nei confronti delle persone che hanno bisogno. Una cesta da riempire con beni alimentari posta fuori ad alcune attività commerciali del territorio. A partire da oggi (3 aprile) tutte le persone che effettueranno la spesa nei negozi del territorio aderenti all’iniziativa potranno infatti lasciare, se lo vorranno, alimenti non deperibili che saranno raccolti e distribuiti gratuitamente a chi ne ha bisogno.
“Chi vuole donare cibo per le persone che hanno bisogno può farlo portando in prodotti ai punti vendita che vi indichiamo – spiega il sindaco Luca Menesini – Saranno poi Comune e Protezione civile, con l’aiuto di Caritas, a darli alle persone in necessità. In tantissimi mi avete scritto perché volete fare un gesto di solidarietà verso chi sta pagando duramente, in termini economici, questa emergenza sanitaria. Come sempre, dimostriamo di essere una comunità solidale, che non vuole lasciare solo nessuno. E vi ringrazio di cuore, perché così ne usciremo e ne usciremo tutti insieme”.
I negozi aderenti all’iniziativa espongono un cartello indicativo. I primi che fanno parte del progetto sono Centro Commerciale Masini di Lammari, Enofood Il Davo di Marlia, Minimarket Sigma di Segromigno in Monte e la Cooperativa Agricola e di Consumo di Guamo. I cittadini dopo aver fatto la spesa possono lasciare in un apposito contenitore gli alimenti non deperibili, ad esempio latte a lunga conservazione, farina, pasta e legumi. Periodicamente il Centro operativo comunale di protezione civile effettuerà il giro di raccolta nelle varie attività commerciali, per poi farli confluire nel punto di raccolta dei donatori di sangue Fratres di Lunata. Qui, grazie alla protezione civile e ai donatori di sangue, vengono separati in attesa che la Caritas li ritiri e li distribuisca. I negozi che vogliono aderire per accogliere la Spesa sospesa e ancora non lo hanno fatto, possono farlo mandando una mail a protezione.civile@comune.capannori.lu.it.
“Questo progetto è un ulteriore aiuto che vogliamo dare alla comunità di Capannori in questo momento di difficoltà – spiega l’assessore alla protezione civile, Davide Del Carlo -. L’emergenza sanitaria ha accresciuto ulteriormente i problemi delle persone più bisognose, che quindi non dispongono dei soldi per acquistare il cibo. Abbiamo quindi deciso di attivare una catena di solidarietà per fare arrivare a costoro generi di prima necessità. È comunque necessario sottolineare che le donazioni dei cittadini devono essere fatte solo quando per necessità ci si reca a fare la spesa. La priorità deve cioè essere data al rimanere nella propria abitazione, tutelando così la salute pubblica”.
“Spesa sospesa è un’iniziativa che si integra con quelle già in atto, a cominciare dai buoni spesa dello sportello emergenza e della consegna a domicilio dei generi alimentari e dei medicinali – prosegue Del Carlo -. Per merito della cabina di regia del Comune e al coinvolgimento attivo del Centro operativo comunale di protezione civile e della Caritas, riusciremo a distribuire il cibo a chi realmente ne ha bisogno. Tengo a ringraziare anche i donatori di sangue di Lunata che ci hanno messo a disposizione un locale dove raccogliere il cibo, i negozi che hanno aderito a questo progetto e quelli che aderiranno nonché i cittadini che decideranno di donare una parte della loro spesa”.