Pd di Capannori a Rossi: “Si riaprano le isole ecologiche”

Lettera alla giunta regionale: “Necessario per evitare il fenomeno dell’abbandono degli ingombranti”
Riaprire le isole ecologiche del territorio. E’ la richiesta che il Pd di Capannori avanza in una lettera al presidente e alla giunta regionale.
“Intendiamo sottoporre alla vostra attenzione – si legge nella missiva – la questione della riapertura dei centri di raccolta o isole ecologiche per poter conferire i rifiuti anche ingombranti che non possono essere smaltiti con il ritiro quotidiano porta a porta, ad oggi chiusi in ossequio all’ordinanza del presidente della giunta regionale 25 del 06 aprile 2020 agli artt. 4 e 5”.
“Questa richiesta – prosegue la nota – muove dal fenomeno, che abbiamo riscontrato in aumento sopratutto in quest’ultimo periodo, dell’abbandono dei rifiuti anche ingombranti sul territorio aggravato, talvolta, anche da episodi di incendi abusivi di sacchi di rifiuti o di potature. In questo lungo periodo in cui è stato chiesto a tutti di rimanere a casa, tra le attività maggiormente poste in essere vi è quella della pulizia straordinaria di soffitte, cantine, garage o altro, con un accumulo di rifiuti anche ingombranti che, purtroppo, non potendo essere smaltito con il servizio di raccolta domiciliare, talvolta è stato gettato lungo la strada o in aree isolate del nostro territorio”.
“Anche la possibilità per i cittadini – aggiungono dal Pd di Capannori – di tornare a svolgere attività agricole amatoriali è fonte di rifiuti più o meno ingombranti che rendono necessario il conferimento all’isola ecologica. Riteniamo che, per le modalità di funzionamento e di articolazione dei centri di raccolta, sia ben possibile garantire gli accessi nel pieno rispetto di quanto previsto dai decreti della presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza finalizzate al contenimento del contagio e ciò in quanto: l’ingresso all’interno dell’isola ecologica avviene con l’auto ed è regolamentato con una sbarra che l’operatore apre solo al momento in cui all’interno non vi sono utenti che scaricano; inoltre il conferimento del materiale nei vari raccoglitori avviene, generalmente, ad opera del cittadino. È, infine, ipotizzabile anche un servizio di prenotazione così da avere la massima sicurezza che non si verifichino momenti di sovraffollamento che sarebbero comunque gestibili già con le ordinarie modalità di accesso vigenti”.
“Siamo certi, dunque – vanno avanti -, che la riapertura delle isole ecologiche, con la conseguente modifica degli articoli 4 e 5 dell’ordinanza 25 del 2020, potrebbe prevenire fenomeni abusivi ed irresponsabili, lesivi non solo di norme giuridiche ma anche dell’ambiente che ci circonda, oltre che tornare a fornire un servizio richiesto a gran voce dai cittadini in totale sicurezza e nel rispetto delle misure vigenti. Il nostro territorio comunale conta ben quattro centri di raccolta particolarmente apprezzati dai cittadini per organizzazione e funzionalità. Vogliamo anche sottolineare l’importante lavoro svolto da tutti gli operatori che provvedono alla raccolta dei rifiuti domestici di produzione quotidiana garantendo un servizio essenziale di igiene pubblica, che non vorremmo vedere vanificato dall’incivile gesto dell’abbandono”.