Zappia: “Ascit recupera le mancate entrate mandando i dipendenti in cassa integrazione”

Il consigliere della Lega: “Porta a porta troppo costoso, va eliminato”
“L’amministrazione comunale lascia a casa i dipendenti della società dell’Ascit, mandandoli in cassa integrazione, favorendo i dipendenti della cooperativa. Insomma, cerca di risparmiare sulla pelle dei lavoratori”. Così il consigliere comunale della Lega di Capannori, Bruno Zappia.
“Perché l’amministrazione insieme ad Ascit ha preso questa decisione? – si chiede il consigliere – Vuole cercare di recuperare le mancate entrate a causa dello spostamento della Tari a giugno e settembre mandando in cassa integrazione i dipendenti? Mi viene il dubbio che sia proprio così”.
“L’Ascit – dice Zappia – invece di assumere, visto il momento in cui i rifiuti sono in aumento per l’effetto del coronavirus che ci obbliga di stare a casa, fa lavorare quelli della cooperativa. La società Ascit ha spostato la Tari per i servizi comunali ad attività commerciali culturali e imprese al 30 settembre. Mentre alle aziende al di sotto dei 2 milioni di euro ha spostato la Tari dal 30 di aprile al 30 di giugno. Questo avviene anche perché il porta a porta è un sistema fallimentare e comporta costi maggiori dei ricavi”.
“Anche la vicina Lucca – conclude Zappia – si è ravveduta e ha fatto sparire il porta a porta nel centro storico per successivamente estendere il servizio anche in periferia, per un risparmio di 4 volte sulla bolletta. Dovremmo abbandonarlo anche noi a Capannori“.