D’Ambrosio: “Tra poche ore si riparte ma non c’è ancora una comunicazione ufficiale”

16 maggio 2020 | 14:32
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D’Ambrosio: “Tra poche ore si riparte ma non c’è ancora una comunicazione ufficiale”

Il sindaco di Altopascio: “Serve massima responsabilità e rispetto per chi lunedì mattina tornerà a lavoro”

Tra 43 ore esatte l’Italia riapre. Ma a 43 ore non esiste un testo definitivo che dia a tutti, soprattutto a chi lavora, l’ufficialità e la sicurezza che le informazioni che stanno rimbalzando su tv, giornali, chat siano certe, ferme, chiare. E questo non va bene. Dov’è il rispetto per chi lunedì mattina deve tirare su il bandone dopo oltre 2 mesi di chiusura?”. A sollevare la polemica è il sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio che tira le orecchie al governo.

“Le notizie che mi arrivano confermano ciò che stiamo leggendo un po’ ovunque: da lunedì riaprono i bar, i ristoranti, i parrucchieri, gli estetisti, i negozi. Riaprono il commercio, l’artigianato, i luoghi della cultura, le spiagge. Per le palestre non è ancora chiaro – afferma -. Riaprono anche i confini delle nostre province, non ci sarà più il vincolo di stare all’interno del territorio provinciale, ma potremo spostarci, anche per fare una passeggiata/girata, in tutta la regione. Ma resta ovviamente vietato ritrovarsi in gruppo e fare assembramenti. Tra 43 ore esatte l’Italia riparte, ma deve farlo in sicurezza, nel rispetto di tutte le norme precauzionali, perché alle riaperture potranno seguire nuove stringenti chiusure qualora il contagio tornasse a salire.  In giornata parlerà il presidente Conte. Siamo tutti impazienti di ripartire ed è giusto esserlo.  Prima di tutto, però, dovremo essere responsabili. Lo Stato oggi ci dirà che si fida dei suoi cittadini. Non tradiamo questo impegno”.