Ad Altopascio una ripartenza tra ottimismo, dubbi e tanta creatività
Buon afflusso di persone in centro nel giorno della riapertura
La felicità delle persone tornate a consumare un caffè e un cornetto al bar di fiducia, il rumore dei phon dei parrucchieri, l’ottimismo dei titolari dei vari negozi che accolgono con grande gioia i propri clienti. Anche Altopascio entra nel vivo nella fase 2, con tanti locali di via Cavour che hanno finalmente rialzato le saracinesche. Un augurio di buona ripartenza è stato rivolto agli esercenti dal sindaco Sara D’Ambrosio.
Tanta la voglia di tornare alla normalità nella cittadina del Tau, con un buon numero di persone in giro per le vie del centro nonostante la pioggia e il brutto tempo del pomeriggio. Una ripresa nel segno della sicurezza, di tante incertezze, ma anche di tanta creatività e voglia di reinventarsi in un periodo così difficile, inimmaginabile fino a pochi mesi fa.
Per inaugurare la fase 2, tanti cittadini sono tornati a fare una semplice colazione al bar: l’aroma del caffè e il rumore delle tazzine hanno fatto sentire la loro mancanza. Tra quelli che hanno riaperto questa mattina (18 maggio) c’è anche la Dogana, che ha spalancato le porte del locale anche per pranzi e apericene: “Sono stati mesi difficili – ammettono i titolari -. Ci siamo dovuti reinventare il lavoro, ma ce l’abbiamo fatta. Siamo stati abbandonati dalle istituzioni, tra ritardi e insicurezza. Ma guardiamo con ottimismo al futuro”. La Dogana riapre i battenti in sicurezza, sfruttando anche lo spazio all’aperto di piazza Gramsci: “Tutti i tavoli sono posti a ben oltre 1 metro di distanza: abbiamo praticamente dimezzato la capienza per la sicurezza dei nostri clienti. Non è obbligatoria la prenotazione e ricordiamo che si deve sempre indossare la mascherina se non sono seduti al tavolo”.
La consumazione al buffet non è consentita, ma la Dogana si è inventata un nuovo format: “Abbiamo creato il ‘componi il tuo buffet’ – annunciano i titolari della Dogana -. Ogni cliente avrà la possibilità di scegliere 5 ingredienti del nostro tipico buffet dal menù, poi verranno portati direttamente al tavolo tramite delle vaschettine su un tagliere”.
Non solo i bar, gli altopascesi hanno riabbracciato anche le ‘proprie’ pizzerie. Anche uno storico locale del centro, la pizzeria La Torre, è tornata a servire le pizze e la famosa cecina non solo da asporto. Si intravede un bellissimo sorriso dietro le mascherine dei bimbi accompagnati dai genitori a mangiare un trancio di pizza a La Torre. “Cerchiamo di essere ottimisti per il futuro – dice il titolare -. La pizzeria è dotata del gel igienizzante per le mani per i clienti e di una barriera in plexiglass alla cassa. Dalle istituzioni però ci sono stati troppi ritardi, la nuove norme non sono molto chiare”.
Anche la storica gioielleria Reggiani ha rialzato la saracinesca: in negozio va mantenuta la distanza di un metro tra una persona e l’altra, bisogna indossare mascherina e guanti e l’ingresso è consentito al massimo di due persone per volta. Anche per questo negozio sono stati mesi difficili: non è semplice vendere i gioielli da asporto. Ma la gioielleria Reggiani riparte con ottimismo, sapendosi anche rinnovare. In negozio, infatti, si possono acquistare anche speciali ed eleganti ‘mascherine gioiello’: “Se dobbiamo indossarle, facciamolo con classe e con stile. Fatte a mano da esperti del settore. Con filtro per la respirazione. Per una ricorrenza elegante o un’occasione speciale, senza rinunciare alla sicurezza, allo stile e alla raffinatezza”.
Un buono afflusso di persone anche nei negozi di abbigliamento. Tra questi c’è il Loft 107, riaperto in piena sicurezza: “Finalmente abbiamo rivisto i nostri clienti – dice la titolare -, posso dire che come primo giorno è stato positivo: siamo fiduciosi. In negozio i nostri clienti possono entrare uno alla volta, garantendo la distanza di 1 metro. Per la prova degli abiti basta indossare guanti usa e getta”.
Non solo ottimismo e speranza nel futuro, c’è anche un po’ di malumore tra i locali del centro, che si sono sentiti abbandonati in questi mesi difficili, tra dubbi e incertezze, con la cassa integrazione che in molti casi non è ancora arrivata.
Riaperti anche i parrucchieri, per la gioia di molti clienti, con le agende dei titolari piene di prenotazioni.
Altopascio entra nel vivo della fase 2 e si avvia, a piccoli passi, verso uno sperato ritorno alla normalità.