Capannori, Petrini (Fdi): “La maggioranza ha detto no ai seggiolini anti-abbandono”

21 maggio 2020 | 17:14
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Capannori, Petrini (Fdi): “La maggioranza ha detto no ai seggiolini anti-abbandono”

“La mozione era stata presentata da Fratelli d’Italia. E, per questo, non doveva passare”, dice il consigliere

“Nell’ultimo consiglio comunale, dopo 7 mesi dalla presentazione, abbiamo finalmente avuto occasione di discutere la mozione con cui chiedevamo all’amministrazione di impegnarsi per sensibilizzare e sostenere le famiglie capannoresi nell’acquisto dei dispositivi antiabbandono al fine di evitare episodi, talvolta purtroppo con conseguenze gravissime, legati al fenomeno degli abbandoni dei minori in auto“: è quanto afferma Matteo Petrini, consigliere di Fratelli d’Italia a Capannori.

“La cosiddetta legge Meloni, entrata in vigore a fine 2019, prevede infatti l’obbligo di installare tali dispositivi per tutti gli automobilisti che trasportano bambini con età inferiore ai 4 anni – aggiunge Petrini -. Questo per combattere l’elevata incidentalità infantile. Una grande campagna di comunicazione sui dispositivi anti-abbandono poteva essere anche l’occasione per sensibilizzare su questo. E anche questo è previsto nel dispositivo della legge. Ma anche su questo nulla”.

Favorevoli alla mozione, Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, che vogliamo ringraziare per aver sostenuto la causa – dice il consigliere -. La maggioranza, purtroppo, ha detto no. E il motivo è assurdo. Secondo gli esponenti del centrosinistra, infatti, la legge emanata dal Governo era inefficace, non funzionale e lacunosa. Quindi, secondo il loro ragionamento, il tema andava portato in commissione. Come se, nella commissione, fosse possibile modificare, migliorare e aggiustare la legge nazionale”.

“Al di là delle lacune della legge, vogliamo ricordare alla maggioranza, sindaco Menesini incluso, che sono ritenuti a norma i dispositivi venduti accompagnati dalla dichiarazione di conformità rilasciata dal fabbricante, con la quale il fabbricante stesso si assume la responsabilità della rispondenza del dispositivo antiabbandono alle caratteristiche previste dal decreto – continua Petrini -. Inoltre, ricordiamo sempre al sindaco, che ha votato contro la mozione, che dal 6 marzo sono previste sanzioni che vanno dagli 83 ai 333 euro, accompagnate da una sottrazione di 5 punti dalla patente fino alla sospensione della patente da 15 gg a due mesi in caso di doppia infrazione nell’arco di due anni”.

In più, la proposta di portare la mozione in commissione arriva dopo 7 mesi dalla presentazione della mozione stessa. In 7 mesi, non ci hanno mai chiesto di discuterne insieme. E durante il consiglio, quando sono stati proposti piccoli emendamenti per renderla votabile a tutti, è stato detto no. Ci sono altre priorità in questo momento? Sicuramente sì. Colpa nostra se una mozione presentata 7 mesi fa viene discussa e votata solo ora? Certo che no – incalza Petrini -. In definitiva, ci siamo resi conto che la mozione aveva un sostanziale vizio di forma: era stata presentata da Fratelli d’Italia. E, per questo, non doveva passare. La prossima volta, magari, potremmo proporre di cederne la titolarità a un qualsiasi consigliere di maggioranza. Siamo convinti che sia l’unico modo per far passare proposte più che valide ma presentate da chi non appoggia questa amministrazione”, conclude.