Capannori, l’opposizione alza la voce: “Limitati i diritti dei consiglieri”

12 luglio 2020 | 09:09
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Capannori, l’opposizione alza la voce: “Limitati i diritti dei consiglieri”

Ancora polemiche dopo l’ultima assise: “Consiglio e commissioni svuotate di argomenti per impedire il dibattito”

Un ordine del giorno ‘monstre’ per l’ultimo consiglio comunale di Capannori. E l’opposizione alza la voce.

Lo fa per bocca dei capigruppo di opposizione Salvadore Bartolomei (Lega), Matteo Scannerini (Forza Italia), Matteo Petrini (Fratelli d’Italia) e Simone Lunardi (Movimento Cinque Stelle).

“86 (ottantasei) atti, fermi su un foglio da mesi, trascritti pari pari ogni qual volta il Consiglio si riunisce, senza andare mai avanti o indietro – dicono –  86 tra interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno quasi interamente presentati dall’opposizione. Ci sarebbe anche un regolamento, ovviamente disatteso, che parla chiaro, che impone di trattare entro 30 giorni, quantomeno le prime”.

“Analizziamo poi l’attività delle commissioni – prosegue l’opposiione – Ce ne sono alcune che non si riuniscono da inizio anno, e quelle che lavorano, continuano ad utilizzare la modalità della videoconferenza limitando di fatto il diritto di iniziativa dei consiglieri comunali, in nome di un’emergenza che non esiste più. Videoconferenza che limita anche, in maniera importante, i poteri del Consiglio. In smart working è infatti vietata la possibilità di presentare emendamenti in aula (questo prevede il decreto del presidente del consiglio di Capannori). Ebbene questi vanno presentati massimo 48 ore prima. È chiaro però che è la stessa discussione in loco a stimolare soluzioni condivise. Di conseguenza i diritti soggettivi dei consiglieri sono fortemente limitati”.

“Abbiamo poi la “controllo e garanzia” –  dicono i capigruppo – commissione presieduta da un membro dell’opposizione (così come previsto dalla legge) che vorrebbe riunirsi ma da oltre un mese non riesce a farlo, perchè i consiglieri di centrosinistra fanno mancare il numero legale“.

“In questo scenario – è il commento – quanto avvenuto nell’ultimo consiglio comunale non sorprende. Al consigliere Petrini, che avrebbe introdotto a nome dell’opposizione il tema dell’impianto di compostaggio, è stato illegittimamente impedito di parlare nonostante il parere favorevole del segretario. Quest’ultimo e stato addirittura arrogantemente smentito dal capogruppo del Partito democratico, che si è permesso di dare indicazioni giuridiche a colui che in Comune svolge legalmente il ruolo di interprete del regolamento, fornendo all’occorrenza pareri vincolanti per l’aula stessa. È solo l’ultimo ingrediente, in ordine temporale, per un disegno che va avanti da tempo e alla quale una parte consistente della maggioranza partecipa con convinzione: svuotare di argomenti il Consiglio e le commissioni consiliari, interrompere il percorso democratico, con una spruzzata di antifascismo qua e là per confondere il proprio elettorato”.