Commercianti in difficoltà, questionario del centrodestra per un piano salva-attività

23 luglio 2020 | 15:07
Share0
Commercianti in difficoltà, questionario del centrodestra per un piano salva-attività

L’iniziativa ‘Consiglieri in movimento’ al via domani (24 luglio) a Segromigno in Monte

Un questionario da consegnare a tutti i negozianti del Comune di Capannori – o almeno ci proveranno – per capire come hanno vissuto e come vivono adesso, tra tante spese e turismo quasi fermo, la situazione dopo il lockdown.

Parte domani (24 luglio) a Segromigno in Monte la nuova iniziativa del centrodestra di Capannori che, come promesso in campagna elettorale e anche dopo la vittoria del sindaco Menesini, tornerà fra la gente per ascoltarne bisogni e difficoltà e riportare poi i dati raccolti in sede di consiglio.

L’iniziativa, denominata ‘Consiglieri in movimento’, vedrà la consegna dei questionari nelle maggiori zone commerciali del Comune, tra cui Segromigno in Monte e Segromigno in Piano (24 e 27 luglio) , Marlia (28 luglio), Guamo/Coselli (29 luglio) e il centro di Capannori (30 luglio).

Un ‘tour’ fortemente voluto dall’opposizione soprattutto perché gli aiuti arrivati agli esercizi commerciali e ai cittadini negli ultimi mesi di emergenza, secondo il gruppo, sarebbero stati “del tutto inadeguati e insufficienti”.

Qualche bella tirata di orecchie questa mattina (23 luglio) in sede di conferenza stampa da parte dei consiglieri Salvadore Bartolomei, Matteo Scannerini, Matteo Petrini, Bruno Zappia, Ilaria Benigni e Gaetano Spadaro che negli ultimi mesi si sono visti “bocciare, senza mai discuterle, circa novanta tra mozioni e interrogazioni”.

Come promesso porteremo la politica fra la gente, fuori dal palazzo comunale, per un confronto con i negozianti del nostro territorio – ha commentato Salvadore Bartolomei – Nessuna polemica, chiederemo semplicemente ‘come stanno’ e come possiamo essergli utili in questo quadro molto triste causato dall’emergenza sanitaria. Se il tessuto commerciale crolla, purtroppo crolla anche il tessuto sociale. Per noi non è solo una questione economica. Capannori è composta da tante piccole frazioni, se chiudono uno o più negozi il paese diventa un deserto. Servono aiuti, serve maggiore sostegno. Ed il sostegno da parte dell’amministrazione secondo noi è stato insufficiente: ieri hanno sventolato come una vittoria il provvedimento sulla Tari, quando il centrodestra proponeva di abolirla già mesi fa con l’inizio della pandemia. Se non era per noi in commissione non raggiungevamo nemmeno il numero legale, e questo non mi sembra il modo di lavorare”.

Diverse nostre mozioni e interrogazioni bocciate e mai discusse, senza parlare dei consigli abbandonati o addirittura saltati – commentano i consiglieri Matteo Petrini e Matteo Scannerini – C’è stata sempre una forte mancanza di dialogo e di collaborazione, con un’amministrazione da sempre chiusa in se stessa. Purtroppo l’emergenza non è ancora finita e ci auguriamo che da ora in poi ci sia maggiore coinvolgimento e che l’aula veda portare avanti i lavori che merita”.

“Oggi alla commissione su commercio e turismo ci è stata spiattellata una lista della spesa delle cose fatte in fase 1 e 2, quando ormai siamo quasi in fase 4 – ha aggiunto Petrini – a noi della lista della spesa non ce ne frega niente, abbiamo proposto circa novanta mozioni e non siamo mai stati ascoltati, con i cittadini che hanno avuto un sostegno inadeguato, ora e  durante tutto il periodo di emergenza. Per di più ci tocca anche assistere all’abbandono dell’aula dei consiglieri che senza di noi non avrebbero raggiunto nemmeno il numero legale per cominciare la seduta. Ci siamo promessi di fare politica fra la gente e per la gente e continueremo così”.

A prendere la parola anche la consigliera Ilaria Benigni, presidente del centro commerciale naturale di Guamo e Coselli che, come tanti, si è trovata in difficoltà: “A noi commercianti rimane difficile farcela da soli in questa situazione. Io stessa dovrei chiedere soldi agli sponsor per mandare avanti la mia attività, ma non ne ho il coraggio perché anche loro sono nella mia stessa situazione. E’ il Comune che ci deve aiutare, ma fino ad oggi ho visto solo buffonate”.

Crisi arrivata anche nelle tasche di Gaetano Spadaro, consigliere ma anche imprenditore agrituristico: “I costi sono troppo elevati e ho visto cancellare tutte le prenotazioni che avevo nel mese di agosto. Ho preferito chiudere. Lucca ha bisogno di un territorio come Capannori, mi sono confrontato con Coldiretti e Confagricoltura e hanno le mie stesse preoccupazioni”.