Scuola, D’Ambrosio: “Ad Altopascio si riparte in sicurezza”

15 agosto 2020 | 20:51
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Scuola, D’Ambrosio: “Ad Altopascio si riparte in sicurezza”

Il primo cittadino: “A un mese dalla riapertura zero indicazioni certe sui protocolli da seguire”

Scuola pronta a ripartire in sicurezza anche ad Altopascio. Parola di sindaco Sara D’Ambrosio.

“Trenta come i giorni che mancano all’inizio del nuovo anno scolastico – dice il primo cittadino – 1200 come il numero dei bambini e dei ragazzi che frequentano le scuole di Altopascio. Zero come le indicazioni certe che abbiamo rispetto ai protocolli e alle modalità per riaprire le scuole in sicurezza e come le garanzie rispetto ai numeri del personale docente e non docente, oggi mancante. In compenso ogni giorno leggiamo articoli, anticipazioni, fughe di notizie che dicono tutto e il contrario di tutto: da cinque mesi sulla scuola mi sento presa in giro, come sindaco e come cittadina”.

“Sarà che noi abbiamo messo la scuola al centro della nostra azione amministrativa – prosegue D’Ambrosio – dal primo giorno in cui ci siamo insediati, ma non posso accettare che su un argomento tanto importante ci sia così tanta improvvisazione e superficialità. La scuola è il futuro, merita tutta la capacità di programmazione, di azione e di spendere risorse di questo Paese. Oggi, invece, resta un punto interrogativo grande come una casa: arriveranno insegnanti aggiuntivi per l’inizio del nuovo anno scolastico? Perché senza insegnanti in più le indicazioni di dividere le classi, alzare pareti di cartongesso e sistemare i ragazzi in ambienti nuovi restano una triste lettera morta“.

“Ad Altopascio – conclude – la scuola ripartirà in sicurezza. Questo ve lo garantisco. Stiamo lavorando, insieme con gli uffici e con il dirigente, per adeguare gli edifici e garantire ai nostri studenti e ai nostri insegnanti di venire a scuola in tutta tranquillità. Spetta però al governo darci risposte e a un mese dall’inizio della scuola non possono esserci soluzioni a metà o passi indietro. Perché dopo un anno così non dovremmo pensare ad altro. E l’appuntamento del 14 settembre è il più importante fra quelli segnati sulla nostra agenda comune. Siamo seri”.