Gestione dei rifiuti, Capannori dice sì a Reti Ambiente

Via libera del consiglio comunale: gestore unico al via dal prossimo 1 gennaio
Dal 1 gennaio prossimo il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati sarà svolto da RetiAmbiente Spa, una società per azioni a totale capitale pubblico, partecipata dai Comuni delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara. Un gestore unico quindi per Ato Toscana Costa, così come previsto da una legge regionale.
Il consiglio comunale nella seduta di ieri pomeriggio (14 ottobre) ha approvato con i voti favorevoli della maggioranza e i voti contrari dell’opposizione, eccetto il gruppo Movimento 5 stelle che si è astenuto, lo schema dello statuto societario di RetiAmbiente Spa, il patto parasociale tra i soci e lo statuto delle società operative locali. Il servizio di gestione dei rifiuti a Capannori operativamente continuerà ad essere svolto dall’azienda Ascit, con gli stessi mezzi, lo stesso personale e lo stesso organo di amministrazione. Per i cittadini capannoresi quindi non ci saranno variazioni nello svolgimento del servizio.
“Il passaggio ad un soggetto unico nella gestione dei rifiuti per l’area dell’Ato Toscana Costa è particolarmente importante perchè consentirà di condividere il modello virtuoso di capannori per la raccolta differenziata anche agli altri Comuni del comprensorio – spiega l’assessore all’ambiente, Giordano Del Chiaro -. Il primo importante obiettivo è compiere un passo avanti nella gestione dei rifiuti in questa vasta area territoriale della Toscana, migliorando la qualità del servizio ed aumentando, con il potenziamento della raccolta ‘porta a porta’, la percentuale di raccolta differenziata. La provincia di Lucca ha già raggiunto oltre il 70% di raccolta differenziata e Capannori oltre l’85% e la finalità è quella di proseguire convintamente verso l’obiettivo Rifiuti Zero. Il secondo obiettivo è raggiungere nell’arco di qualche anno un’autosufficienza anche dal punto di vista impiantistico nel trattamento e riciclo dei rifiuti per queste quattro province senza dover utilizzare impianti fuori regione con conseguenti risparmi economici”.