Comitati ambientali della Piana: “Bene il no all’impianto di essicazione fanghi a Salanetti”

Le associazioni: “L’obiettivo deve essere la riduzione delle emissioni inquinanti”
Comitati ambientali della Piana, apprezzamento per il no dell’amministrazione per l’impianto di essicazione fanghi a Salanetti.
“Abbiamo apprezzato – si legge in una nota – il no degli amministratori di Capannori e Porcari all’impianto di essiccazione fanghi proposto da un’azienda privata a Salanetti. La Piana che conta più sforamenti per microinquinanti della Toscana e tra le prime d’Italia non può certo permettersi di andarle ad incrementare con impianti nuovi, casomai deve puntare a ridurre considerevolmente le attuali emissioni inquinanti“.
“Questo è possibilissimo – spiegano dai comitati – salvaguardando al contempo l’occupazione, basterebbe condensare con torri di raffreddamento le enormi “fumane” che fuoriescono dalle ciminiere delle industrie presenti. Nuovi modelli di business dovranno essere orientati verso quell’economia verde che tutti gli stati dicono di voler perseguire e non certo tornando indietro verso antiquati sistemi termici per gestire i rifiuti fangosi o plastici che siano, derivanti dalle lavorazioni industriali. Abbiamo nella nostra Piana ed in particolare nella zona centrale una miriade di industrie cartarie che fungono da vere aziende di riciclo e smaltimento rifiuti cartari provenienti dal resto d’Europa e non solo, non possiamo certo chiuderle perché ci danno lavoro, ma da lì a permettere che i fanghi e il pulper che queste producono possa essere qui bruciato ci corre un bel po’”.
“Sappiamo che qualche imprenditore spregiudicato – proseguono i comitati – vorrebbe massimizzare i profitti incenerendo qui la plastica che arriva dal resto del mondo e spacciandola come nostro rifiuto, ma, contiamo sulla fermezza dei nostri amministratori ed in ultima analisi sulla sollevazione della popolazione che aprirebbe un imponente contenzioso con quelle aziende che intendessero intraprendere quella strada“.
“Il no delle amministrazioni di Capannori e Porcari – conclude la nota – è un ottimo punto di partenza per un’inversione di tendenza che porti ad un deciso miglioramento della nostra aria salvaguardando non solo il sito di Salanetti ma l’intera nostra Piana che non ha certo muri e confini. La conformazione a conca che da sempre ci ha riparato e protetto ora se non ci impegniamo tutti quanti rischia di divenire una vera e propria trappola che minerà la nostra salute”.