Messa in sicurezza del rio Leccio a Porcari, lavori al via entro autunno 2021

Presentato il progetto da quasi 3 milioni di euro. L’amministrazione comunale: “Non sono più chiacchiere, si parte con i lavori”
Dopo 4 lunghi anni di attese e polemiche, Porcari si avvia verso i lavori per la messa in sicurezza dell’argine destro del rio Leccio. Stop agli allagamenti nella zona del rio Leccio: una notizia importante per il Comune, arrivata nel tardo pomeriggio di mercoledì (4 novembre) e confermata con soddisfazione dallo stesso sindaco Leonardo Fornaciari, che ha voluto comunicarla alla cittadinanza con un video su Facebook.
Si tratta di un finanziamento di quasi 3 milioni di euro – due milioni e 889mila euro per la precisione – erogati dal ministero dell’ambiente. Il progetto è stato presentato questa mattina (7 novembre) con la presenza del sindaco Leonardo Fornaciari, l’assessore ai lavori pubblici di Porcari Franco Fanucchi, l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli, l’ingegnere Lorenzo Fontana del Consorzio di Bonifica e l’ingegnere civile che ha seguito la vicenda fin dal 2016, Francesco Pistone. Un momento significativo per la comunità porcarese, al quale hanno preso parte anche l’assessora al sociale Lisa Baiocchi, l’assessora alla scuola Eleonora Lamandini e la presidente del consiglio comunale, Francesca De Toffol.
“Sono passati ormai 4 lunghi anni, ma oggi finalmente abbiamo in mano il progetto ed il finanziamento per i lavori di messa in sicurezza del rio Leccio – commenta il sindaco -. Un intervento per il quale la nostra amministrazione non ha mai smesso di lavorare e adesso siamo molto orgogliosi e soddisfatti di presentare il progetto esecutivo, cantierabile. I cittadini (una centinaia quelli interessati dal problema ndr) si meritano maggior sicurezza“.

“È un’emozione enorme, dopo le tante pressioni politiche e da parte dei cittadini, presentare finalmente questo progetto – esordisce Franco Fanucchi -. Non sono più chiacchiere, l’estate prossima si parte con i lavori. È vero, è passato troppo tempo, ma questa è l’Italia. Voglio ringraziare tutti, dall’assessore Baccelli, ai tecnici, fino al Consorzio di Bonifica: è stato un bel lavoro di squadra. Voglio anche pubblicamente sporgere le mie scuse ai tecnici dopo la diffida politica”.
“Con la delibera che abbiamo approvato su proposta della collega Monni si conclude un iter impegnativo – le parole di Baccelli -, che mi ha visto fin dal 2016 a fianco del comune di Porcari. In qualità di presidente della commissione territorio e ambiente, infatti, ho svolto un ruolo di raccordo con gli uffici della difesa del suolo della Regione Toscana perché l’intervento all’argine del rio Leccio fosse inserito nella programmazione. Obiettivo raggiunto anche grazie alla sensibilità dell’ingegnere Gennarino Costabile, che ha seguito anche la fase di condivisione col Comune. È grazie a queste sinergie che siamo riusciti a portare a casa un’opera infrastrutturale idraulica importante per la tutela del territorio e per la qualità della vita dei cittadini di Porcari”.
“Questo intervento permetterà di migliorare la sicurezza idraulica dell’abitato di Via Leccio ed è il frutto della fattiva collaborazione tra Regione Toscana, Comune e il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord”, le parole dell’assessore regionale Monia Monni.
“Il Consorzio ha realizzato la progettazione per questo intervento, importante e molto atteso dai cittadini – sottolinea il presidente dell’ente consortile, Ismaele Ridolfi – e adesso è pronto a realizzare materialmente l’opera. Un lavoro così fondamentale per il territorio è possibile solo grazie ad una sinergia ampia e diffusa, che coinvolga tutti gli Enti e i soggetti interessati. Andiamo avanti, insieme, per la sicurezza del territorio”.
I dettagli del progetto
Il lavoro, che sarà effettuato durante la prossima estate, riguarderà 950 metri della sponda destra del rio Leccio, tra il ponte della ferrovia e il ponte di via Carlotti. Sarà completamente sostituito l’attuale argine, che è realizzato in terra, con un piccolo muro di contenimento in cemento armato lato strada sormontato da un tronco ligneo. Proprio quell’argine nell’alluvione del novembre 2016 era peraltro ceduto in tre punti ed era stato sistemato in via provvisoria dal Genio civile con il posizionamento di geoblock in cemento armato.
Per il 90 per cento la ricostruzione dell’argine verrà realizzata in acciaio e calcestruzzo. Il lavoro verrà eseguito utilizzando speciali macchinari che, vibrando, avranno il compito di inserire nel corpo dell’argine dei diaframmi di acciaio della lunghezza di 9 metri, collegati tra loro per tutta la lunghezza del tratto interessato. In questo modo l’argine verrà consolidato in maniera permanente e non ci saranno più i problemi di cedimenti come avvenuto nel 2016 e quest’anno a giugno. Tutte le operazioni verranno monitorate da speciali radar in grado di tenere sotto controllo le vibrazioni dei terreni circostanti.
Saranno anche ricostruiti i muretti che hanno ceduto lungo l’argine nell’alluvione del 2016 e verrà così ripristinata la viabilità ottimale in via Leccio. Previsti anche alcuni interventi su alveo e scogliera per rendere più dolce la pendenza dell’argine rispetto a quella attuale: il letto del Leccio sarà ristretto, garantendo comunque il deflusso ottimale delle acque e sarà realizzata una nuova scarpata di minore pendenza, rialzando in parte la scogliera. Durante i lavori la strada rimarrà parzialmente chiusa, ma solo nel tratto interessato dalle lavorazioni, per il periodo strettamente necessario.
L’ingegnere del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, Lorenzo Fontana, spiega i lavori: “Il Rio Leccio presenta diverse criticità, in particolare lungo via Leccio ha un argine molto stretto e piccolo che non è in grado di supportare carichi elevati di acqua. Il problema è come rendere questo argine sicuro: abbiamo scelto di operare tramite palancolato, dei lastroni di acciaio che vengono infissi nel terreno per una profondità di circa 9 metri. Una struttura che verrà unita da un corpo in cemento armato, circa 950 metri. I geoblock verranno sostituiti con un muretto a L”.
“Con questo progetto – afferma Francesco Pistone – il livello di rischio della zona verrà notevolmente abbassato. Il lavoro verrò svolto in una zona delicata con la presenza di molte case con il rischio di fare danni, suggerisco un monitoraggio preventivo per tranquillizzare i cittadini”.