Piedibus Capannori, Petrini (FdI): “Oltre a Odissea, perché il Comune non coinvolge altre cooperative?”

19 novembre 2020 | 15:55
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Piedibus Capannori, Petrini (FdI): “Oltre a Odissea, perché il Comune non coinvolge altre cooperative?”

Il consigliere di opposizione chiede lumi sull’affidamento del servizio

“A pochi mesi dall’inizio della scuola, apprendiamo con piacere che forse ripartirà il servizio di Piedibus a Capannori”. Lo dichiara il consigliere Matteo Petrini (Fdi).

“Dico forse perché il Comune – prosegue il consigliere –  cerca almeno 10 bambini per ogni plesso (Lunata e Capannori) per far ripartire un servizio molto amato da genitori e bambini, che possono provare l’ebrezza di andare a scuola ‘da soli’, oltre al fatto che tale servizio rischia di lasciare a piedi i volontari che lo gestivano da ormai 3 anni“.

“Inoltre alcune problematiche organizzative dovute al Covid (sanificazioni, presa di responsabilità)  avevano fatto saltare l’avvio del servizio che, secondo fonti sicure, sembra passato con affidamento diretto dalla Misericordia ad una cooperativa operante a Capannori (cooperativa Odissea) – aggiunge Petrini – Tale cooperativa negli ultimi anni ha avuto una sempre maggiore presenza nelle attività comunali (Tacsi doposcuola, scuola estiva Boom, Tacsi scuolabus, ecc), dal 2008 infatti collabora assiduamente con il Comune ed è vicina all’assessore alle politiche educative Cecchetti”.

“Senza voler fare processi alle intenzioni e senza nulla togliere alla bontà del lavoro della cooperativa Odissea, ci chiediamo se non esistono sul territorio comunale altre associazioni o cooperative in grado di fornire tali servizi, alle quali i medesimi potrebbero essere affidati in maniera diretta in modo che tutti possano lavorare e godere dei contributi comunali, anche se minimi. L’ultima domanda che ci poniamo – conclude Petrini – è se non fosse possibile per i precedenti operatori del servizio, ormai conosciuti da genitori e bambini, poter collaborare con i nuovi, quali che siano, gestori del servizio di Piedibus e magari creare anche un futuro sbocco lavorativo, quanto mai necessario visti i tempi”.